Sugli arresti dei presunti membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Democrazia preventiva per una impronta digitale su un sacchetto di plastica!

fonte: athens. indymedia.org

Il potere dello Stato con l’attivazione dei necessari Dispositivi di
Assistenza per la Produzione della Paura e del Consenso, nel quadro
delle strategie anti-sommossa, ha avviato una medievale “caccia
alle streghe”. La recente carcerazione preventiva di una ragazzo
di 21 anni, N. V.. con la prova di una impronta digitale su un
sacchetto di plastica vuoto,
dimostra che ci dobbiamo
difendere dalla fabbricazione di massa di presunti sospetti.

Alcuni giorni prima delle elezioni del Parlamento europeo del
2009, i protettori della Repubblica ellenica invadono la casa
dell’anarchico Charis Ch. Lo arrestano e lo accusano di partecipazione alla Cospirazione
delle Cellule di Fuoco
.
Il collegamento tra
Charis Ch. e la CCF
viene in seguito a congetture delle autorità antiterroriste,
che mostrano e invalidano i risultati, come gli avanzi di un ordigno
esplosivo all’interno di un bidone della spazzatura nei pressi (!!!)
della casa degli arrestati. Allo stesso tempo, sono arrestati anche
il cugino e la sua ragazza, ed un altro anarchico,
Panagiotis
M.
, che aveva rapporti di amicizia con gli altri. A sostegno degli ultimi arresti, di fronte
ai mass-media, portavoce della polizia greca sottolineano che la casa
era usata come nascondiglio e che per questo le impronte digitali
erano state prese in quel luogo! Nel frattempo, viene istituito un
ameno
spettacolo pre-elettorale per i votanti.

Tutti gli arrestati si sono dichiarati innocenti, assumendosi solo
la responsabilità per le azioni politiche e sociali. Tre
di loro, tranne la ragazza, sono in
carcerazione
preventiva da oltre 5 mesi.

Con il ministro Chrysochides, a manovrare la repressione, lo Stato ha
avviato un attacco frontale, con tentativi di terrorizzare non solo
le persone che si muovono negli spazi politici, ma -come durante la
guerra civile- anche amici e famiglie, in modo da criminalizzarne le
relazioni sociali.
Inoltre, sono stati spiccati altri
6 ordini di arresto nei
confronti di persone che avevano relazioni politiche o di amicizia
con le persone di cui sopra. Gli unici elementi sono sempre le
impronte digitali nella casa di Charis Ch.

Lo spettacolo continua con ulteriori mandati di cattura in serie nei
confronti di persone già note alle autorità giudiziarie
per aver partecipato alle lotte sociali.
Il 14.11.09
Antigoni Ch. è stata arresta davanti allo squat
Skaramagkas, con l’accusa di aver lasciato un
impronta digitale su un candeliere, poi scomparso. La “pericolosa
terrorista”, come la stampa l’aveva definita, è adesso
temporaneamente libera.
Il 5.1.10 il caso di Nikos M. si
dimostra essere un ulteriore fiasco. Come prova nei suoi confronti
vengono utilizzate delle impronte digitali trovate su un pc
utilizzato (prima della comparsa della CCF) da Nikos M. per il suo
compagno di studi Charis Ch. E’ stato rimesso in libertà, in
attesa del processo, e sottoposto alla legge anti-terrorismo.

L’1.2.10 un altro arresto, sempre per la legge
anti-terrorismo. Lui resta in carcerazione preventiva. Quale la
differenza rispetto agli altri casi? L’impronta digitale su un
sacchetto di plastica e su un opuscolo. Il tutto all’interno del
“covo” nel distretto di Chalandri.
Attraverso la repressione del “nemico interno” viene l’obbedienza
della società.
Contro l’assordante silenzio che impongono,
diamo la priorità alla nostra autentica solidarietà
verso tutte le persone che sono bersaglio del terrorismo di Stato.

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