Il 19 gennaio si è concluso a Firenze il processo di primo grado contro gli anarchici Qullù e Qillì accusati di associazione sovversiva. L’accusa ha tentato di dimostrare che le tante individualità che hanno partecipato a livello internazionale alle iniziative della Campagna Contro Benetton facessero parte di un progetto associativo sovversivo. Perciò ha chiesto una condanna a 5 anni e 6 mesi di reclusione per Qullù e a 1 anno per Qillì. La corte d’Assise, invece, ha stabilito l’assoluzione per entrambi i compagni
in quanto “il fatto non sussiste”.
Ad ogni modo ricordiamo che non sono finiti i guai giudiziari per coloro che lottano per la distruzione de I Colori Uniti della Vergogna: a giorni, infatti, è attesa la sentenza sullo sgombero della comunità mapuche Santa Rosa, “rea” di aver recuperato il proprio territorio.
Solidarietà attiva ai peñi e alle lamuen in conflitto con gli usurpatori del territorio mapuche.
Marichi weu!
Pekeñ e Trapial