Salonicco – Attacco incendiario contro veicoli del governo

sciopero della fame 20 dicembre – 1 gennaio

fonte: Ai Ferri Corti

Nelle ultime ore di natale abbiamo dato fuoco a 3 veicoli del municipio di
Stavroupoli, a Salonicco. Le auto che portano una speciale
identificazione statale, come un municipio di una grande città,
saranno sempre un buon obiettivo. Abbiamo scelto questo particolare
giorno in un tentativo di rovesciare lo stato d’animo e l’aspetto
morale, per sabotare la ridicola situazione di festa con gli alberi
decorati, i presepi nelle piazze e le vergognose cene familiari che
sanno tanto d’ipocrisia e d’infelicità. Tutte queste
stupidaggini sul natale universale, basate sullo spettacolo e sulla
promozione della cultura del consumo di massa, con l’umanitarismo e
la “solidarietà sociale” non possono esser altro che
la conferma della decadenza della società.

Da parte nostra, noi intendiamo in maniera diversa la solidarietà:
la mettiamo in atto attraverso l’incessante azione rivoluzionaria
fino a liberarci delle catene di qualsiasi autorità. Così,
la nostra solidarietà, assieme ai nostro saluti cordiali, li
inviamo ai compagni anarchici catturati dallo Stato per aver deciso
di partecipare alla guerra sociale.

Per Gabriel Pombo Da Silva, che è rinchiuso ad Aachen, Germania, e
che in questo momento è in sciopero della fame cercando di
manifestare un’altra volta contro il sistema penitenziario, per i
compagni che hanno aderito allo sciopero della fame in diverse
prigioni di tutto il mondo come: Marco Camenisch in Svizzera, Juan
Carlos, Francisco, Honorio e Alberto in Spagna, Diego in Argentina e
Sergio, Miguel ed Evelyn in Italia.

Per Alfredo Bonanno, Christos Stratigopoulos e Amadeu Casellas,
sequestrati ed arrestati anche in passato per degli espropri bancari.

A Tamara, arrestata solo 10 giorni fa ed adesso detenuta nel carcere
femminile di Wad-Ras di Barcellona, accusato d’aver inviato un
pacco-bomba al direttore delle istituzioni penitenziarie della
Catalogna.

Anche ai nostri compagni detenuti in Messico, Cile, Stati Uniti, Francia,
Italia e Serbia.

Ai nostri compagni arrestati in Grecia: Giannis Dimitrakis, Georgiadis
Polis, Giorgos Voutsis-Vogiatsis, Ilias Nikolaou, Panagiotis Masouras
e Haris Hadjimihelakis.

Oltre la precedente lista, ci sono diverse centinaia che vivono l’inferno
della prigione e che si oppongono ad esse con dignità, così
come quei compagni che per evitare il carcere sono ricercati dalle
autorità ed altri che hanno perfino una taglia sulla loro
testa, ed infine quelli che si trovano sottoposti a diverse
restrizioni e che sono in attesa di giudizio.

Sarebbe impossibile dimenticarsi o non menzionare i compagni morti, dagli
esempi più recenti: la morte del giovane Alexis Grigoropoulos,
agli antifascisti russi Fedor Filatov e Iván Khutorskoi a Zoe
in Francia e Mauricio Morales in Cile.

FUOCO ALLE PRIGIONI – A DISTRUGGERE LO STATO!

Fronte Ribelle Internazionalista

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