Mercoledì 23 settembre, la polizia greca ha arrestato 4 giovani sospettati di essere i presunti autori di una serie di attentati dinamitardi. Gli arresti sono stati effettuati poche ore dopo l’esplosione di una bomba fuori dalla casa di un alto membro del Partito Socialista – PASOK. Il portavoce della polizia ha dichiarato: “abbiamo perquisito un appartamento ed abbiamo arrestato 4 persone, di nazionalità greca, sospettate d’aver partecipato ad attacchi esplosivi. Durante la perquisizione abbiamo trovato un ordigno esplosivo di fabbricazione artigianale consistente in una pentola a pressione e del materiale esplosivo. Sequestrati anche computer, una pistola e piani di attentati contro politici. Confiscati anche 4.000 euro, in altre perquisizioni.”
I 4 giovani sono accusati di appartenenza al gruppo anarco-insurrezionale Conspiracy of the Cells of Fire, che ha ha rivendicato numerosi attentati.
Reazione dei compagni
Il 25 settembre, alcuni compagni hanno lanciato molotov contro due sedi ateniesi del PASOK, provocando l’incendio di 2 auto.
Il 26, sabotaggi diffusi e successivi scontri tra compagni anarchici e la polizia nel centro di Atene. Dati alle fiamme contenitori della spazzatura e poi molotov e pietre contro gli sbirri.
Alcune azioni dirette rivendicate da Conspiracy of the Cells of Fire
19 maggio 2009: due bombe scoppiano in due caserme della polizia greca in costruzione, provocando danni minori, senza feriti.
11 luglio: scoppia una bomba all’ingresso della casa dell’ex vice-ministro Panagiotis Hinofotis ad Atene.
2 settembre: bomba danneggia un edificio governativo a Salonicco.