Il gruppo anarchico greco “Cospirazione delle Cellule del Fuoco” si è assunto la responsabilità di un attentato con un ordigno esplosivo contro il consolato del Cile a Salonicco, avvenuto lo scorso mercoledì 22 luglio.
Attraverso un comunicato diffuso in rete il gruppo si riferisce alle lotte condotte in America latina e giustifica l’attentato “come un gesto d’onore minimo… in memoria del compagno Mauricio Morales.”
Lo scorso mercoledì il gruppo “Cospirazione delle Cellule del Fuoco” ha effettuato una chiamata di avvertimento ad un commissariato con venti minuti di anticipo sulla collocazione della bomba al consolato.
Gli artificieri hanno disattivato l’ordigno artigianale composto da un tubo ripieno di esplosivo e con un sistema ad orologeria collocato vicino alla porta d’accesso agli uffici del consolato, all’ottavo piano.
Nel comunicato si avverte su futuri attentati, perfino contro “i poliziotti che sono fuori turno”, inoltre si dichiara che “adesso cambiano le condizioni della battaglia e presto se ne renderanno conto.”
Si spiega anche che è stata avvisata la polizia per dar il tempo di “evitare vittime.”
Tuttavia si avvisa che si è conoscenza della “tecnica delle chiamate ad ore ingannevoli rispetto all’esplosione”, in cui lapolizia potrebbe essere il prossimo obiettivo dell’attacco.
La “Cospirazione delle Cellule del Fuoco” è stata responsabile una settimana fa di una esplosione all’esterno del domicilio dell’ammiraglio in pensione Panos Jinofotis, ex ministro dell’Interno, ad Atene. L’attentato ha provocato solo danni materiali.
Il gruppo è anche responsabile di attentati dinamitardi contro 2 commissariati in costruzione ad Atene e Salonicco, lo scorso maggio. Questi attentati sono stati dedicati alla memoria di Zoe (l’anarchica morta in Francia mentre manipolava un ordigno artigianale) e di Mauricio Morales.
A tutto questo bisogna aggiungere l’attacco con molotov contro una filiale dell’Eurobank, rivendicato dal “Commando Mauricio Morales Duarte, Cile 22.05.09”.
Il governo cileno ha chiesto informazioni, attraverso la sua ambasciata ad Atene, in merito a questi attentati.
fonte: agenzie cilene, 25 luglio 2009