Saluto di Marco Camenisch alle compagne e ai compagni del Cile

 

Caro compagno*,
ti prego di far avere alle/ai compas del Cile ed altrove questi saluti e questo semplice ma forse importante suggerimento da parte mia.
L’ultimo, mi permetto di esprimerlo perché ho fatto esperienza, perché anche guerriglia molto esperta “non ci aveva mai pensato” a questo e simili banali accorgimenti salvavita nel pericoloso maneggio artigianale delle polveri “esplodenti”!
Perciò anche da parte mia dal carcere svizzero un forte abbraccio solidale alle nostre compagne ed ai nostri compagni del Cile! Onore al compagno Mauricio!!! Quel che
vale a maggior ragione per le nostre guerriere e i nostri guerrieri cadute/i combattendo, vale anche per noi sequestrate/i dal nemico: chi continua la lotta, la più alta solidarietà, ci mantiene in vita e tra loro, perché la nostra comunità è quella in lotta. Inutili (persino al
nemico…) e tragedia per la lotta sono solo e proprio coloro che, immancabilmente, quando combattendo moriamo o cadiamo nelle mani del nemico, alzano il loro dito ipocrita sparlando di “morte inutile”, di carcerazione inutile, di “tragedia”, ecc.
Da veterano combattente, con dolore, ma anche con umiltà, rifletto sulle cause possibili di tali incidenti. Se fosse un corto circuito (magari azionando il timer) di un innesto elettrico a scintilla immerso direttamente nella carica di polvere nera? Allora c’è un semplice accorgimento per evitarci morti, ferimenti e carcere. Ben preparato, non pregiudica il successo ed i tempi (sul luogo, di ritardo) dell’operazione. Bisogna sempre inserire
una miccia a lenta combustione (o più, parallele, sono di facile autoproduzione) tra innesto elettrico a scintilla da un lato e carica dall’altro lato, miccia che in caso d’accensione prematura e/o involontaria sia visibile/udibile durante il trasporto e le manipolazioni per l’attivazione, e lunga quei secondi ossia centimetri necessari per mettersi in sicurezza e, possibilmente, per strapparla o tagliarla disinnescando la carica e così garantendo anche la sicurezza di eventuali passanti; e, ovviamente, ancor più sicuro è organizzarsi per inserire con una mossa la miccia/le micce nella carica solo sul luogo dell’attacco dopo aver attivato il timer del circuito elettrico.

marco camenisch, lager di Regensdorf, 27.05.09

marco camenisch
postfach 3143
8105 Regensdorf
Svizzera

*Archivio Severino Di Giovanni

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