(it-en) Atene – Rivendicato incendio di un Hummer

trad. ParoleArmate

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Gli attacchi incendiari spontanei e gli scontri del 12 Febbraio da parte dei rivoltosi sono stati una rottura della normalità e della sicurezza dell’individuo, cosi come la liberazione dei sentimenti oppressi. Forza la repressione sta aumentando (vedasi Chrisohoidis), la miseria si sta intensificando, la città sta diventando asfissiante con la costruzione di paure che ci rendono morti viventi, ma il momento creato per la libertà assoluta non può essere tolto.

La rabbia non svanisce in una notte; al contrario diventa consapevole giorno dopo giorno. La visione provocante del mercato (costoso ed economico) spicca nelle vetrine mentre la gente senza casa cerca rifugio; questo è solo un esempio della logica dell’assurdo. Da un lato alcuni vendono e comprano prodotti da 100000 euro e dall’altro i moderni schiavi cercano di vendere il proprio corpo per paghe da fame.

Nelle prime ore del 22 Marzo, abbiamo posto un dispositivo incendiario (una piccola bottiglia di benzina e una candela) sotto un veicolo di lusso Hummer nella concessionaria GB in Plapouta street a Heraklion, rendendolo inutilizzabile e distruggendo le speranze dell’uomo d’affari con la sua sindrome da dominatore.

Questa piccola azione risulta necessaria dal pensiero continuo agli imprigionati del 12 Febbraio. Ricordiamo che essi sono ancora nelle segrete del GADA (stazione di polizia di Atene). Potrebbero essere chiunque di noi. Noi lo dobbiamo ad ogni combattente imprigionato dal sistema, continuando in modo insurrezionale il nostro pensiero e l’azione quotidiana. Lo dobbiamo alla nostra esistenza.

Infine, parlando di rivoluzione parliamo con dei termini di questo tipo per cercare di creare momenti di liberazione. Dobbiamo solo osare. E’ il momento di diffondere la guerriglia sociale, dando senso alle relazioni di amicizia. Sicuramente, sarebbe da preferire rispetto a riempire i bar, gli stadi e altri posti morti di riunione.

La lotta ci sarà sempre, quindi godiamocela. Lasciamo che i compagni diventino amici e gli amici e i compagni. I nostri pensieri vanno agli ostaggi della guerra sociale e soprattutto a Tortuga, Luciano Pitronello. Tieni duro. Ci dai forza.

Salutiamo quelli che bruciano veicoli di lusso, bancomat e obiettivi capitalisti (con o senza rivendicazioni).

SOLIDARIETA’ AI PRIGIONIERI MEMBRI DELLA CC E AGLI ACCUSATI NELLO STESSO CASO. SOLIDARIETA’ AGLI ANARCHICI SKOULOUDIS, TSILIANIDIS, TZIFKAS, DIMTSIADIS, FESSAS. NON DIMENTICHIAMO LAMBROS FOUNDAS. SOLIDARIETA’ A L.R.

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