CCF – Aggiornamento sul secondo processo del caso Halandri (9/1/2012)

da  thisisourjob

trad. cenere(at)inventati.org

Ricordiamo che durante la scorsa udienza, che è avvenuta il 20 Dicembre 2011, gli accusati hanno richiesto di rimanere nella prigione di Korydallos al fine di avere una migliore comunicazione con i propri avvocati. Alcuni membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco sono stati già trasferiti a Korydallos per presentarsi presso le autorità che indagano su tutte le attività della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, ma i nostri compagni si sono rifiutati di rispondere all’invito senza mostrarsi a questo particolare “appuntamento”. Tuttavia, il 23 Dicembre 2011, i seguenti sono stati trasferiti in altre prigioni del paese senza avvertimento: Damiano Bolano, Haris Hatzmichelakis e Michalis Nikolopoulos a Trikala (in arrivo, un tentativo di separarli e mandarli in diverse celle è fallito perché i nostri compagni sono rimasti decisi e sono riusciti a rimanere insieme nella stessa cella); Giorgos Nikolopoulos a Komotini; e Christos Tsakalos a Grevena. Lo stesso giorno, altri due compagni – Giorgos Polydoros e Theofilos Mavropoulos, che ha partecipato alla tentata fuga e al sequestro di ostaggi a Korydallos insieme ai fratelli Nikolopoulos e Panayiotis Vlastos – sono stati trasferiti rispettivamente da Korydallos a Alicarnasso e Malandrino, dove rimangono ancora adesso. Va precisato che questo è stato il primo trasferimento di Mavropoulos, rimasto a Korydallos fin dall’arresto. Due giorni fa, i quattro accusati nell’attuale processo (Bolano, Christos Tsakalos e i fratelli Nikolopoulos) sono stati riportati a Korydallos.

Appena i giudici hanno letto i nomi dei testimoni dell’accusa convocati per l’udienza, Michalis Nikolopoulos ha chiesto di parlare. A nome di tutti e quattro gli accusati, il nostro compagno ha voluto leggere un comunicato circa i trasferimenti. Inizialmente, il giudice ha ripetutamente cercato di impedire a Nikolopoulos di parlare, ma ha poi ricordato che gli accusati hanno la priorità di parlare prima dei loro avvocati. Comunque, ha ancora cercato di interrompere Nikolopoulos diverse volte, ovviamente per fargli perdere il filo del discorso, ma senza successo. Ecco la dichiarazione completa:

Questo processo è, come abbiamo già visto in precedenza, una corte marziale politica. Prova abbastanza solida di ciò è la questione dei trasferimenti. Durante l’ultima udienza, i nostri avvocati hanno chiesto di farci rimanere nella prigione di Korydallos. I giudici hanno detto di non avere tale giurisdizione, e ciò era scritto nella trascrizione – guardatela se volete – mentre noi eravamo assegnati al pubblico ministero incaricato di giudicare. Dopo avergli presentato la nostra richiesta dalla prigione, lui ha risposto di non avere tale giurisdizione e ha detto che essa è nelle mani dei giudici.

Questo chiaramente non è un “caso isolato”. Da un anno a questa parte, ci avete trasferito da una prigione all’altra, per un totale di dozzine di trasferimenti. Evidentemente, questo viene fatto per isolarci fisicamente e privarci della comunicazione tra di noi. Per esempio, Giorgos Polydoros, che è stato dentro per circa 10 mesi, è già stato in sei prigioni diverse. In più, dall’inizio della nostra prigionia, ci avete tenuto in bracci speciale dove la maggioranza dei prigionieri sono un branco di stupratori e spie. E’ ovvio che lo state facendo nel tentativo di annichilire la nostra etica.

Sia chiaro che non stiamo chiedendo alcuna clemenza o diritti. Siamo in guerra, in ogni senso. Dall’inizio, abbiamo semplicemente reso chiare le nostre intenzioni, e non intendiamo nasconderle. Ci siamo presi le nostre responsabilità. Voi no, in alcun modo. In primo luogo, vi spaventate a dire che state realizzando i compiti di una corte marziale politica, ma mentite anche riguardo alla questione dei trasferimenti. I giudici non hanno giurisdizione, il pubblico ministero incaricato di giudicare non ha giurisdizione. Cosa sta succedendo? Cosa sta accadendo? Non capisco cosa sta accadendo. Ovviamente, c’è una certa astuzia politica al lavoro qui. Come potete spaventarvi a tenerci a Korydallos per 10 giorni? Cosa temete accada se restiamo a Korydallos per 10 giorni? Che tipo di manovra è questa? Chi da gli ordini? Forse l’Unità Antiterrorista? E’ arrivato il momento che vi assumiate le vostre responsabilità.

In nessun modo la corte ha dato alcun ordine,” ha commentato il giudice. Poi ha chiesto a Nikolopoulos se aveva scritto la risposta del pubblico ministero incaricato di giudicare. “Abbiamo la nostra richiesta scritta”, ha risposto Christos Tsakalos, “ma abbiamo solo ricevuto una risposta verbale dalla guardia carceraria, che ci ha informati che il pubblico ministero aveva detto di non avere la giurisdizione e che in realtà l’avevate voi. Se è una questione di avere una risposta scritta, chiederemo allora alla guardia.

Gli avvocati difensivi hanno poi chiesto il rinvio del processo di qualche giorno, sostenendo di dover comunicare con i propri clienti. Il pubblico ministero ha accettato subito la richiesta, e il giudice ha chiesto quanto tempo sarebbe stato sufficiente.

Il processo è stato rinviato a lunedì 16 Gennaio.

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