fonte: Liberación Total, trad. Culmine
Comunicato:
Alle 2.20 della notte di venerdì 18 giugno abbiamo collocato due bombe assordanti in calle Blas Cañas 431, luogo dove si trovano il Centro Readaptación Abierto ed il Centro de Educación y Trabajo de Gendarmería de Chile. Una è stata lasciata all’ingresso e l’altra è stata lanciata all’interno della recinzione. Lasciata la scritta: Fuego a la Prision.
Sappiamo che questo gesto non ha provocato alcun danno né materiale né fisico, non era nelle nostre intenzioni. Burlarci della guardia e colpire con questi botti gli aguzzini nel loro luogo di lavoro, questo era il nostro obiettivo. Mostrare con i fatti che qualsiasi tipo d’azione è necessaria per fare la guerra al Potere. Gli aguzzini sanno che il forte rumore che hanno ascoltato non è una coincidenza, sanno che è in risposta alle infinite umiliazioni che propinano ad altri esseri in cambio di uno sporco stipendio.
Nostro obiettivo era anche di offrire un gesto solidale ai compagni detenuti, perché non dimentichiamo la perquisizione della cella del Colectivo 22 de Enero nella ex Penitenciaria, in cui i gendarmi hanno umiliato i compagni e rubato loro il materiale che stavano preparando per commemorare un anno dalla morte di Mauricio
Morales, ovvero uno striscione ed una lettera.
Nemmeno dimentichiamo il pestaggio subito da Esteban Huiniguir da parte di 5 gendarmi dopo che il compagno ha risposto con un potente pugno alla persecuzione alla quale lo sottoponeva un altro gendarme.
Non dimentichiamo queste ed altre torture che la gendarmeria realizza costantemente e con totale impunità contro
prigionieri e familiari ed amici. E’ per questo che ogni carceriere deve sentirsi atteso al varco e deve camminare con la paura per le strade, perché è nelle strade che il suo coraggio non è più lo stesso di quello ostentato all’interno delle prigioni. E’ nelle strade che le ombre della vendetta potrebbero farlo cadere, acuite dalla convinzione e sicure come ogni azione.
Accogliamo e solidarizziamo con la proposta dei compagni del Colectivo 22 de Enero, affinché tutti i prigionieri in guerra siano trasferiti nella Cárcel de Alta Seguridad di Santiago.
Forza a Sergio Vasquez e Alberto Olivares, compagni del Colectivo 22 de Enero, che hanno intrapreso uno sciopero della fame liquido a partire dal 21 giugno, come forma per combattere il nemico e come strumento per ottenere il trasferimento di modulo e di esser collocati nella CAS.
A quasi un anno dalla tua fuga, ti salutiamo compagno Diego Ríos e che quelli che ti cercano sappiano che è una questione di occhio per occhio, dente per dente.
In solidarietà con la convocazione della settimana internazionale per la liberazione umana, animale e della terra. Noi, che riconosciamo nel Potere il gestore di qualsiasi sfruttamento e dominazione, lottiamo per la sua distruzione.
Giudici, gendarmi, procuratori e poliziotti non potranno mai rinchiudere l’offensiva antiautoritaria!
Fuoco alla Prigione, ma con tutti i carcerieri all’interno!
Grupo Anticarcelario Veintidós de Mayo