Il primo giorno di questo mese una notizia ha sconvolto la nostra coscienza. Un affine, a migliaia di chilometri da dove noi stiamo era rimasto ferito in un’azione, il suo nome: Luciano Pitronello.
Lo sappiamo, egli continua ad essere un guerriero in qualunque situazione si trovi, egli che ha rifiutato la tecnologia che tutti i sempliciotti portavano per allargare sempre più le entrate dell’industria delle telecomunicazioni, che ha deciso da adolescente di mantenersi in conflitto contro qualsiasi autorità, che ha condotto la sua esistenza come gli è sembrata giusta e come gli è piaciuta, egli che non s’è solo limitato alle parole ed alle maledizioni contro la pace sociale e che ha preso nella sue mani la decisione di farla saltare in aria come si deve.
Con un estintore pieno di polvere nera hai voluto distruggere ancora una volta l’ordine esistente, per qualche ragione qualcosa è andato male e adesso sei sequestrato in un ospedale con un futuro ancora incerto.
La stampa, le autorità e ancor più la società cilena si sono schernite della tua condizione, ma c’è un detto: Ride bene chi ride ultimo. E noi abbiamo sorriso nel vedere distrutta la banca, quella banca in cui abbiamo collocato una carica esplosiva, composta da poco meno di mezzo chilo di polvere nera, due bombolette di gas butano, il tutto fortemente unito da un filo di ferro, all’interno dell’area riservata ai bancomat del banco Santander, presso il solitario municipio di Tultitlan nel Estado de México, ieri 29 giugno.
La facciata del banco Santander è completamente andata giù, vetri infranti ed il luogo semi-incendiato sono stati la nostra risposta, la nostra risata, la nostra vendetta, la nostra unica arma che abbiamo programmato ed abbandonato all’interno della banca. Ci siamo appellati alla Solidarietà Diretta, senza reticenze, senza intermediari, senza scuse.
Il suono strepitoso dell’esplosione di ieri notte aveva la tua voce, quella di chi ti è vicino, la nostra e dei nostri sconosciuti affini in qualsiasi parte del mondo.
L’inetta polizia ha osservato la nostra azione, i danni causati dal nostro improvvisato ordigno esplosivo, impotenti come sempre nel non aver previsto un colpo del genere contro una banca che adesso è divenuta un obiettivo mondiale da quando il Tortuga ne è rimasto gravemente ferito per le strade di Santiago, considerando che la stessa banca è stata successivamente attaccata in Cile, in Argentina e adesso in Messico.
Santander non ha vie di fuga, perché fino a che ci saranno individui che solidarizzeranno e si armeranno per andare per le strade ed illuminarle con il fuoco o con il fulgore dei vetri sparsi nelle filiali, continuerà a prevalere la propaganda per il fatto, le autorità continueranno a guardarsi tra loro senza sapere cosa fare in tali situazioni, perché anche se cadiamo morti o prigionieri, non potranno fermare la guerra che voi avete iniziato da diversi secoli, per esser precisi dall’inizio della civilizzazione e dell’agricoltura.
Tortuga, questa è per te michingon!
Solidarietà diretta con i prigionieri e le prigioniere antisociali della Grecia, con gli/le anarchici/che della Svizzera, Messico e Stati Uniti.
Caos è tornato, per tutti quelli che pensavano che fosse morto.
Contro qualasasi dominazione:
Frente de Liberación de la Tierra/Red Internacional de Acción y Solidaridad
Grupo Informal Anti-civilización