Mauri, fratello, compagno guerriero, ti abbraccio con ogni mio respiro.
Noi non guardiamo il dito che indica la luna, noi non guardiamo il pugno insurrezionale che agisce guerriero.
Noi amiamo e siamo questo dito, questo pugno allegro e forte, che indica e colpisce il dominio, lo sfruttamento, l’autorità.
Tutti sinonimi e basi imprescindibili di quello che chiamiamo civilizzazione. Anche se questo, detto con le parole di voi guerrierx del Fronte di Liberazione Animale (con tuttx, vi abbraccio con amore!) in occasione del vostro attacco a Santiago del Cile del 28 aprile passato, a moltx anche di noi che siamo sullo stesso impervio cammino della guerra sociale costa, ancora, ammetterlo. Malgrado la sempre più netta evidenza d’indiscutibile e distruttrice realtà.
Amiamo e siamo il dito ed il pugno, ma senza prostrazione e rimpianti quando nella lotta cadiamo, quando nell’attacco falliamo.
Poiché ogni nostra morte, ogni nostro fallimento diventa una vittoria sul campo “strategico” dell’offensiva, diventa una vittoria per tuttx in questa nostra lotta comune, cioè la guerra sociale contro questo nostro nemico comune, per libertà e giustizia per ogni essere che vive su ogni Madre Terra che ci ospita nell’Universo e dei quali ognuno ha, per l’unico vero bene comune, naturalmente pari dignità, libertà, autonomia.
E’ vittoria offensiva perché ogni nostra morte ed ogni nostro fallimento nell’attacco è mobilitazione, stimolo e diffusione della solidarietà, dell’esperienza, della coscienza e dell’azione nella generale offensiva insurrezionale e rivoluzionaria.
Ecco perché, anche se nessunx di noi e insostituibile, siamo e rimaniamo indispensabili!
Ecco perché, anche se siamo caduti o in prigione, siamo sempre vivx nella guerra sociale, poiché ogni nostro contributo passato ed attuale è in ogni momento essenziale per la vitalità e la forza crescente della nostra comune ed inarrestabile offensiva insurrezionale e rivoluzionaria, degli individui, delle comunità, dei popoli!
Ed ecco perché, e con quale spirito, vi abbraccio con ogni mio respiro e, insieme al nostro grande guerriero Mauri, uguale tra uguali guerrierx, mi stringo ancora a voi in queste giornate che non sono di ricordo ma di perenne presenza e forza guerriera, di perenne e presente comunità, d’amore!
E d’irriducibile rabbia guerriera contro il nostro comune e mortale nemico, capace solo di spandere terrore e morte, menzogna e miseria!!!
Ecco perché, e con quale spirito, ti abbraccio con ogni mio respiro, grande guerriero !!!
Marco Camenisch, dalla Svizzera, 16 maggio 2010