da waronsociety
trad. ParoleArmate
Tutti abbiamo visto le immagini da Chicago. Le falangi della polizia e fotogramma dopo fotogramma il sangue delle ferite alla testa. I nostri amici e compagni sono appena tornati da quelle brutali strade cittadine. Anche quelli che hanno visto svolgersi questi scenari hanno capito la necessità della risposta.
Il 24 Maggio 30-40 persone hanno risposto all’appello per un corteo solidale a Chicago nel centro di St. Louis. Il corteo si è snodato dall’ex piazza occupata verso una zona di media vivacità notturna e ha girato incontrastato per quasi mezz’ora.
Durante il corteo sono state fatte scritte sulle banche “Solidarietà a tutti quelli che resistono”, “Brucia le banche” e altre frasi. Un agitato tifoso dei Cardinals (squadra locale di baseball), che si è scoperto essere il proprietario di una delle banche, si è scagliato contro il corteo, disturbando i dimostranti e parlando con la polizia. Alla fine, ha ricevuto diversi colpi alla testa prima di rientrare dietro al cordone di sicurezza della polizia.
La polizia non ha picchiato qui. I corpi dei quotidianamente pestati, colpiti e aggrediti dalla STL Police ne sono testimoni. E le loro risposte sono raramente proporzionali. Questa sera non ha fatto eccezione. Poliziotti in bici, a piedi, in auto e in elicottero sono scesi in un piccolo gruppo. Ne è nata una rissa e sono stati fatti dieci arresti. Secondo i notiziari, due agenti sono stati colpiti alla testa e un altro ha avuto bisogno di cure per una ferita alla mano. Anche se i numeri sono esigui i nostri cuori si riempiono della massima solidarietà che può portare la nostra mano.
Dei dieci arrestati, cinque sono stati rilasciati senza accuse, quattro accusati di reati minori, resistenza e ostruzione. Uno ha ricevuto cinque accuse, due assalti, due resistenze e ostruzioni, un danneggiamento di proprietà, due reati minori. Tutti gli accusati sono al momento fuori su cauzione.
Mentre erano in custodia, gli arrestati hanno affrontato la brutalità della STLPD, un fatto che molti in questa dannata città affrontano quotidianamente. Gli omicidi fatti dalla polizia per strada e in galera sono cosi ricorrenti che raramente fanno notizia ormai. Ma noi ricordiamo, e ricordiamo il recente orrore dei nostri amici picchiati e torturati lo scorso Marzo. Le nostre paure per quelli in custodia stavolta non sono state infondate.
Al momento del rilascio, abbiamo saputo che durante gli interrogatori un prigioniero ha avuto puntato un coltello alla gola, e che lo hanno strozzato e buttato a terra, colpendolo al petto, per la sua non collaborazione. Un compagno, che affronta le accuse più serie, è stato portato nella stanza degli interrogatori dove un detective lo ha colpito ripetutamente in faccia, rompendogli il naso mentre lo buttava a terra. Hanno continuato a minacciarlo se lui avesse continuato a “non collaborare”.
Siamo ben consapevoli che questa è una guerra, fatta da molte piccole e infinite battaglie. In nessun momento siamo salvi dagli scagnozzi dello stato. I nostri corpi sono costantemente sotto minaccia d’attacco. Una delle nostre risorse è la solidarietà con quelli che sfidano gli scagnozzi della repressione. Questa è la seconda volta quest’anno che gettiamo lo sguardo all’esterno e speriamo in una risposta. Abbiamo chiesto solidarietà, ma la richiesta non è stata sentita. Che ora non ci siano domante o confusioni, questo è un appello alla solidarietà, per azioni e attacchi per i nostri quattro compagni.
Se la STLPD pensa che può continuare a picchiarci nell’oscurità o al chiuso negli interrogatori, questo avverrà. Questo appello va oltre Sant Louis e il resto del paese per mostrare a loro che quando colpiscono noi gli ritorniamo il favore.
Solidarietà significa attacco
Alcuni anarchici del Midwest