Comunicado:
¿Ya no tienen otra escusa mas que un simple cortocircuito?
¿Será porque accionamos frente a ellos y ni se dieron cuenta?
Compañerxs, la noche del lunes 23 del presente abril incendiamos un camión de los cuales se utilizaba para transportar al cuerpo de granaderos (antidisturbios) a reprimir conflictos, bloqueos, manifestaciones etc. Alrededor de las 11 de la noche colocamos un dispositivo incendiario en un camión de varios los cuales se encontraban estacionados justamente a un costado de la prisión para menores ubicada en la colonia Narvarte, sobre avenida Obrero mundial y calle Peten, en el Distrito Federal. El artefacto incendiario realizo perfectamente su cometido. Aunque nuestro objetivo principal fue pegarle fuego a dos camiones, por diversas circunstancias solo colocamos un dispositivo. Cuando decimos que accionamos frente a ellos, no solo nos referimos a la ubicación de los camiones tras la prisión, sino, que a escasos cinco metros de nuestro objetivo se encontraba una patrulla con la torreta encendida y dos guardias carcelarios con armas largas.
Atacamos las propiedades de la policía no como respuesta ante las “injusticias” que esta realiza pues no creemos en la justicia bajo la cual se califican sus actos represivos, si les pegamos fuego fue como forma de ataque contra la existencia misma de la policía y de las prisiones. Como anarquistas no podemos encuadrar nuestros actos en reivindicaciones que aboguen plenamente por causas ciudadanas, ni por pequeñas reformas a grandes problemáticas, así como tampoco bajo meras exigencias de castigo a las autoridades que bajo ciertas “políticas” son acusadas de incompetentes o represoras, de ejercer un mal gobierno. Nosotrxs debemos estar muy lejos de reivindicar consignas “revolucionarias” que perpetúen la existencia de las prisiones y del Estado/Capital. Nosotrxs debemos luchar por la destrucción absoluta de esta y cualquier tipo de sociedad carcelaria!
Reivindicamos este acto como solidario con el compañero Anarquista anti-civilización Braulio Duran quien un día decidido dar ese paso importante en la lucha, quien no se quedo con las palabras en su boca y paso a la acción, el se encuentra recluido en las mazmorras del Estado en León, Guanajuato. Nos mostramos solidarios con el compañero Tortuga de Chile y Reivindicamos al hermano Mauri quien cayo en combate. Solidaridad con lxs compas anarquistas represaliadxs por el Estado Italiano! Solidaridad con lxs compañerxs presxs del CCF y Lucha revolucionaria en Grecia! Solidaridad con lxs hermanxs recién detenidxs en Chile! acusadxs de portar material explosivo. Solidaridad revolucionaria con lxs compañerxs detenidos y en búsqueda-captura en Barcelona!
Somos guerrerxs por la libertad, hemos tomado nuestro camino, y es duro en veces pero con convicción y una absoluta determinación avanzamos y no nos dejamos vencer, ya que en nuestra lucha contra el Estado/Capital no hay tregua con quienes nos quieren imponer su autoridad. Y como reza la vieja consigna insurreccional acrata:
¡Ni diálogos con el Poder Ni mediaciones con el Estado y sus instituciones!
¡Guerra social en todos los frentes!
¡Viva la anarquía!
Conspiración Solidaria Internacional – FAI
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Città del Messico – Incendiato autobus del reparto antisommossa
Non avete altre scuse eccetto i semplici cortocircuiti?
Forse perché abbiamo agito davanti a voi e neanche ve ne siete accorti?
Compagni, durante la notte di lunedì 23 aprile, abbiamo bruciato un autobus usato per il trasporto della polizia antisommossa usata per reprimere conflitti, barricate, cortei, ecc. Intorno alle 23, abbiamo piazzato un dispositivo incendiario in uno dei bus parcheggiati vicino la prigione minorile situata all’angolo tra Avenida Obrero Mundial e Calle Peten nel quartiere Narvarte di Città del Messico. Il dispositivo incendiario ha funzionato perfettamente. Anche se il nostro obiettivo principale era bruciare due autobus, per diversi motivi abbiamo piazzato solo un dispositivo. Quando diciamo di aver agito davanti a loro, non ci riferiamo solo alla posizione dei bus dietro la prigione, ma anche alla pattuglia con la sirena accesa e due guardie carcerarie armate di fucile a soli cinque metri dal nostro obiettivo.
Non abbiamo attaccato la proprietà della polizia in risposta alle “ingiustizie” che commettono, visto che non crediamo nella giustizia che punisce le loro azioni repressive. Abbiamo bruciato la loro proprietà come forma d’attacco ad ogni esistenza di polizia e prigioni. Come anarchici, non collochiamo le nostre azioni dentro richieste che perorano facilmente cause cittadiniste, che esse invochino piccole riforme in risposta ad enormi problemi o semplici appelli a punire le autorità che – sotto certe “politiche” – sono accusate di incompetenza, oppressione, o malgoverno. Dobbiamo star lontani dall’adottare slogan “rivoluzionari” che mantengono l’esistenza di prigioni, Stato e Capitale. Dobbiamo lottare pr la completa distruzione di ciò e di qualunque altro tipo di società prigione!
Rivendichiamo questa azione in solidarietà al compagno anarchico anticivilizzatore Braulio Duran, che un giorno ha deciso di compiere un passo importante nella lotta, che non si è fermato ad un mucchio di parole e invece è passato all’azione, ed attualmente è prigioniero nelle segrete dello Stato a Leon, Guanajuato. Mostriamo solidarietà al compagno Tortuga in Cile e vendichiamo il fratello Mauri, caduto in combattimento. Solidarietà ai compas anarchici che hanno subito vendette dello stato in Italia! Solidarietà ai compagni prigionieri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e di Lotta Rivoluzionaria in Grecia! Solidarietà ai fratelli e alle sorelle recentemente arrestati con le accuse di possesso di esplosivo in Cile! Solidarietà rivoluzionaria agli arrestati e ai compagni fuggitivi a Barcellona! Noi siamo guerrieri per la libertà. Abbiamo scelto il nostro percorso, e qualche volta è difficile. Ma con convinzione e determinazione completa andiamo avanti e non ci consentiamo di essere sconfitti, visto che nella nostra lotta contro Stato e Capitale non può esserci pietà per quelli che vogliono imporci la loro autorità. E come preghiera, il vecchio slogan anarchico insurrezionalista:
Né dialogo con il Potere né mediazione con lo Stato e le sue istituzioni!
Guerra sociale su tutti i fronti!
Lunga vita all’anarchia!
Conspiración Solidaria Internacional – FAI