fonte: en.contrainfo.espiv.net
trad. parolearmate.noblogs.org
La Giunta ha pubblicato le foto e i dati personali degli arrestati e le foto di altri dimostranti, chiedendo ai cittadini di fornire informazioni. Le foto sono state pubblicate prima sul sito della polizia greca e poi ripubblicate su altri siti amici della polizia. Il sito della polizia greca non funziona, probabilmente a causa dell’attacco di Anonymous.
Se state progettando azioni di solidarietà potreste ben iniziare a pensare di aggiornarle.
Fuoco a tutte le ambasciate greche!
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Atene : Carcerazione preventiva per i dimostranti del 12 febbraio
Il 16 febbraio 2012, solo pochi giorni dopo le proteste senza precedenti contro il secondo memorandum e i vasti scontri ad Atene e in altre città greche, i “segugi della polizia” dietro ordini dei loro superiori politici – che sono ovviamente in grande panico – hanno rilasciato foto e dettagli dei dimostranti (quattro locali e un immigrato), che erano tra gli arrestati del 12 febbraio ad Atene. Inoltre, i poliziotti hanno chiesto ancora una volta ai cittadini di diventare spie.
Lo Stato inoltre ha fatto circolare foto del corteo ad Atene, chiedendo ai potenziali infami di fornire testimonianze anonime. Le foto sono state prima postate sul sito ufficiale della polizia greca e poi in altri blog affiliati, come anche in molti media di regime – il sito della polizia è stato prima manomesso, forse a causa di un altro attacco diretto di Anonymous.
I volti dei dimostranti sono stati mostrati pubblicamente prima del processo. In altre parole, e secondo l’aggiornata legge antiterrorista, essi sono stati giudicati colpevoli a priori. Poco dopo il rilascio delle foto, nuove accuse sono state addossate a quattro di loro, le accuse sono state unite, e il magistrato “imparziale” e l’accusa hanno deciso la loro carcerazione preventiva.
Ciò non ci sorprende. Questa è un’altra misura esemplare del sistema, un tentativo di terrorizzarci tutti, una plateale dimostrazione di forza delle autorità politiche, poliziesche, giudiziarie e dei media, nel contesto della moderna giunta greca. I nostri compagni sono detenuti senza “prove incriminanti”, perché hanno dimostrato la loro dignità e sono scesi in strada contro le misure di schiavitù. I nostri compagni non verranno lasciati soli. Un governo che manca completamente di alcuna legittimità sociale o anche “costituzional” ci sta minacciando tutti. Ma il consenso sociale è collassato. Siamo in guerra.
Rilascio immediato di tutti gli arrestati e proscioglimento di tutti gli accusati dopo le proteste nazionali! Nessuna tolleranza per i killer in uniforme e i mercenari di stato!
Roghi e incendi per tutti gli obiettivi connessi alla Grecia (ambasciate, consolati, ecc) e per tutti i mausolei del capitale. Supportateci adesso! Agite adesso!
La solidarietà è la nostra arma.