trad. cenere(at)inventati.org
3 novembre
Bruxelles – Ad Evere, tre automobili sono state bruciate intorno alle 3 di notte
8 novembre
Pepingen – La bandiera Flemish davanti alla casa di un membro del partito nazionalista NWA è stata rubata e il palo che la sosteneva è stato distrutto. Non è la prima volta che l’uomo è oggetto di attacchi.
12 novembre
Turnhout – Dopo che una guardia ha rifiutato una visita ad un prigioniero, dieci prigionieri si sono rifiutati di entrare nelle loro celle dopo l’ora d’aria come atto solidale. Sono saliti sul tetto e sono rimasti li per diverse ore. La polizia è intervenuta in massa, ma dicono di non aver usato violenza nel costringere i prigionieri a rientrare in cella. Il prigioniero al quale era stata rifiutata la visita, è stato messo in isolamento
Merksplas – Dei prigionieri hanno chiesto ad una guardia di avvicinarsi alla loro cella. Quando la guardia ha aperto l’ingresso, i prigionieri lo hanno tirato dentro e l’hanno picchiato violentemente. E’ da diversi mesi che la situazione nella prigione di Merksplas sta degenerando: dalle minacce, incitazioni alla violenza e scontri con le guardie, senza dimenticare lo scorso mese quando quattro prigionieri sono riusciti a fuggire (in diversi momenti).
Bruxelles – Nel giro di una settimana, vandali hanno distrutto e sabotato l’illuminazione pubblica nelle strade di Cage aux Ours. Dopo la riparazione fatta il 2 novembre, i vandali hanno di nuovo distrutto l’illuminazione pubblica il 7 novembre.
Saint-Ghislain – Giovani vandali hanno bruciato pile di carta e spazzatura davanti alla Royal School di Saint-Ghislain. Il fuoco non ha causato grandi danni alla scuola. Da alcune settimane, sempre più auto vengono bruciate.
13 novembre
Ghlin – In un’ora circa, quattro veicoli sono stati bruciati nelle prime ore della mattina.
Antwerp – Dei giovani hanno dato fuoco ad un veicolo che poi è andato completamente distrutto.
Liege – Una settimana fa, il 18enne Jordy Kasavubu è stato ucciso da un gioielliere durante una tentata rapina. Jordy e un complice aspettavano che il gioielliere tornasse a casa. Il gioielliere ha notato la loro presenza davanti al cancello della sua villa, ha estratto la pistola e ha sparato cinque colpi in direzione dei rapinatori in fuga. Jordy è stato colpito sul posto, l’altro è stato colpito alla mano ed è stato arrestato in seguito. Dopo una breve indagine, l’omicidio di Jordy è stato considerato come legittima difesa.
Una settimana dopo, venerdì, c’è stato il funerale di Jordy. Il sindaco ha proclamato il divieto di ogni manifestazione, ma comunque circa 300 persone si sono presentate. Dopo il funerale, hanno dato vita ad un corteo in direzione del centro. Hanno incontrato una grande mobilitazione poliziesca e hanno iniziato a lanciare sassi. La polizia ha interrotto abbastanza velocemente il corteo, inseguendo i dimostranti in tutte le direzioni. Piccoli gruppi di rivoltosi hanno distrutto macchine e vetrine di negozi.
L’indomani, sabato, gli scontri sono iniziati intorno alle 18 nel centro di Liege. I rivoltosi si sono uniti in piccoli gruppi nelle strade del centro, rompendo vetrine di negozi, ristoranti, galleria, fastfood, decine di auto e il comune. Alcune molotov sono state lanciate: una contro un bus del trasporto pubblico, due contro le auto che poi sono andate bruciate e una contro “Maison du Peket” (il Peket, liquore alcolico, è uno dei simboli della città di Liege). Anche la spazzatura è stata bruciata, soprattutto su una pompa di benzina. La polizia è rimasta un po’ sorpresa, e ha usato grandi mezzi per fermare i rivoltosi : tutti i giovani sono stati controllati. Circa 30 arrestati, due dei quali ancora trattenuti (uno in un centro giovanile, l’altro nella prigione di Lantin) e saranno processati per diversi reati.
14 novembre
Bruxelles – Una persona alla guida di un’auto rubata ha tentato di investire un poliziotto per sfuggire all’arresto. L’agente è rimasto ferito. L’uomo poi ha cercato di fuggire, e dopo un inseguimento, è stato bloccato da una pattuglia e poi arrestato.
Mons – Intorno alle 20, un cassonetto è stato spinto davanti al sistema di ventilazione di una scuola e dato alle fiamme. Il fuoco si è diffuso nelle aule e ha causato seri danni all’infrastruttura tecnica della scuola, soprattutto per i danni all’impianto.
Soignies – Nelle prime ore della sera, la polizia è stata chiamata da alcuni cittadini riguardo a un gruppo di rivoltosi che stavano dando fuoco ad un cassonetto poi spinto davanti alle attrezzature tecniche del Technical Secondary School. Quando sono arrivati i pompieri, il fuoco si era già diffuso e aveva causato seri danni alla scuola. Nessun arresto.
Aarschot – Vandali sono entrati in una scuola a Kerkstreet. Hanno causato diversi danni.
Tielt – Un giovane, internato nel centro per minori di De Zande, è riuscito a fuggire dalla cella di isolamento. E’ salito fino al tetto dove si è barricato. All’arrivo della polizia, ha iniziato a tirare sassi. La polizia ha chiamato in supporto le unità speciali della polizia federale. Dopo 4 ore di negoziazioni, il giovane è sceso dal tetto.
17 novembre
Andenne – “Era da molto tempo che non si vedeva una rivolta di queste proporzioni”, ha detto il portavoce della prigione belga Laurent Sempot.
La rivolta nella prigione di Andenne è iniziata alle 9 di mattina, Più di 200 prigionieri, ovvero quasi la metà della popolazione carceraria, si è rifiutata di rientrare in cella alla fine delle attività “libere”. Hanno iniziato a distruggere tutto, le guardie erano incapaci di fermarli : termosifoni, porte, celle, finestre, circuiti elettrici, computer, sedie, videocamere, sistemi di riscaldamento sono stati colpiti e distrutti. Hanno anche dato fuoco agli uffici delle guardie e alla direzione, senza dimenticare di sabotare e tagliare i tubi dell’acqua. L’acqua ha iniziato ad uscire, provocando grandi danni alla struttura e alla stabilità della prigione. Di 12 sezioni, 7 sono andate completamente distrutte. I rivoltosi sono anche riusciti a fare un buco nel tetto di cemento.
La polizia federale e le unità speciali sono intervenute per ripristinare l’ordine. Solo alle 2 di notte è tornata la calma in prigione. La direzione ha ordinato una chiusura generale, nessun prigioniero autorizzato a fare docce, ricevere visite, andare al passeggio, ecc.
Semput, portavoce della prigione, ha aggiunto che “frequentemente ci sono piccoli scontri nelle prigioni, ma da tempo non ne vedevamo uno cosi grande”.
Qui si può trovare un video → http://www.rtl.be/info/votreregion/namur/837261/prison-d-andenne-ca-fait-longtemps-qu-on-n-a-pas-eu-une-emeute-de-cette-ampleur-video
21 novembre
Andenne – Dopo la rivolta nella prigione di Andenne, le guardie ancora lavorano a “servizio minimo”, il che significa che i prigionieri devono stare 24/24 h in cella (niente passeggio, docce, visite, attività). Le guardie temono anche attacchi dall’esterno, e hanno deciso di parcheggiare le auto non lontano dal parcheggio di fronte la prigione, ma dentro le mura. Dicono che hanno subito minacce in merito all’incendio delle loro macchine.
Charleroi – A Farciennes, intorno alle ore 20, ignoti hanno tirato molotov contro due furgoni della polizia e altri veicoli della polizia. I furgoni erano dietro un recinto, davanti al comune, che è responsabile per “Population” (documenti di identità, permessi di soggiorno, ecc). I veicoli sono andati completamente distrutti dal fuoco ed esso si è diffuso nell’edificio, cinque stanze sono state totalmente consumate dal fuoco.
24 novembre
Merksplas – Ad Ottobre, quattro prigionieri riuscirono a fuggire da Merksplas, in diversi momenti. Lo scorso weekend, altri due prigionieri hanno cercato di fuggire. Uno è stato scoperto nella notte mentre correva verso le mura. La notte dopo, un altro è rimasto impigliato nel filo spinato intorno alle mura. Aveva usato le lenzuola per scalare il muro.
La scorsa settimana, una guardia è stata seriamente ferita a Merksplas dopo essere stata attaccata dai prigionieri. La situazione nella prigione è tesa.
Virton – Tre auto sono state bruciate nel parcheggio della concessionaria citroen Crucifix a Virton.
25 novembre
“Qui come ovunque, un po’ di sabbia negli ingranaggi della routine quotidiana. Nella notte tra giovedì e venerdì, l’ufficio di Vinci Park a Ixelles (Bruxelles) è stato attaccato. I cavi delle videocamere di sorveglianza sono stati tranciati, le serrature sono state incollate e una catena è stata posta per bloccare l’entrata. Manifesti sono stati affissi alle pareti degli uffici con questo testo → http://bxl.indymedia.org/articles/3351
Vinci è una compagnia che costruisce in tutto il mondo centrali nucleari, prigioni, aeroporti, linee ad alta velocità, ecc.
30 novembre
Quaregnon – Un incendio ha danneggiato la locale stazione di polizia. Il fuoco non si è diffuso all’interno dell’edificio.