da www.supportwalter.org – 13 ottobre 2011
traduzione: informa-azione.info
Oggi Walter è stato condannato a 87 mesi di prigione per l’incendio dell’ALF nello Utah. Questa nuova sentenza si estenderà successivamente a quella del Colorado. Per un totale di 12 anni per aver compito azioni come Lone Wolf.
«Mi trovo qui in quest’aula per gli incendi che ho messo in atto contro la Tandy Leather Factory di Salt Lake City e il ristorante Tiburon di Sandy nello Utah, che serve sui suoi tavoli l’abominio di crudeltà detto fois gras. L’accusa vorrebbe darmi il massimo della pena non tanto per i miei “crimini”, quanto piuttosto perché non mi piego alla loro autorità. Qualcosa mi dice che se anche chiedessi scusa, questa corte non mi mostrerebbe alcuna pietà. Quindi anziché strisciare in ginocchio nel tentativo di salvarmi il culo, come molti fanno in situazioni del genere, permettetemi di dire per cosa sono realmente dispiaciuto.
Chiedo scusa perché quando avevo 19 anni ho contribuito a costruire due mattatoi che stanno uccidendo animali anche in questo preciso istante. Sono dispiaciuto perché la Tandy Leather vende pelli strappate dalle carcasse talvolta ancora agonizzanti di animali come mucche, struzzi, conigli, serpenti e maiali. Mi dispiace che le concerie di pellami che servono la Tandy Leather Factory inquinano la Terra con i loro veleni chimici. Mi dispiace che il ristorante Tiburon si arricchisca sull’ingozzamento a morte di oche e anatre i cui fegati vengono serviti alla gente ricca come paté da spalmare sul pane o sui crackers. Sono dispiaciuto perché si arricchiscono sui cadaveri mutilati di animali un tempo selvaggi ed esotici. Mi dispiace che viviamo in un’epoca in cui puoi stuprare un bambino o massacrare una donna e ricevere pene più lievi rispetto a quelle inflitte a un attivista per la liberazione animale che ha agito contro la proprietà senza ferire anima viva.
Mi dispiace che mio fratello fosse così oppresso dai debiti da prendere un volo Iowa-Colorado appositamente per registrare le nostre conversazioni e venderle all’FBI. Mi dispiace di avere un legame biologico con un traditore insignificante come lui. Chiedo scusa per aver aspettato tanto prima di diventare un attivista ALF. Per tutte queste cose proverò sempre un certo rammarico. Ma per quanto riguarda gli incendi, non ho assolutamente nessun rimorso.
Ho capito che le leggi di questo Paese sono dalla parte di quelle aziende che traggono profitto dallo sfruttamento degli animali. Un tempo quelle stesse leggi favorivano i possidenti terrieri bianchi che schiavizzavano i neri nelle coltivazioni. Favorivano quei mariti che disponevano delle loro mogli come se fossero oggetti. Quelli che infrangevano la legge e danneggiavano la proprietà per combattere queste forme di oppressione venivano chiamati “terroristi” e “fanatici”, ma ciò non ha impedito alla società di progredire lungo il sentiero tracciato dalle loro rivolte.
Quindi oggi il cattivo di turno sono io. È solo una questione di prospettiva. Chissà, forse verrà il giorno in cui avremo una società in grado di comprendere che la vita e la Terra sono più importanti che i prodotti della morte e della crudeltà. E se anche non fosse, al diavolo comunque! Che i miei detrattori e i miei sostenitori mi considerino un guerriero per la libertà o uno piromane psicopatico, per me non fa nessuna differenza. Ho passato anni a promuovere, supportare e lottare per la Liberazione Animale. Ho visto con i miei occhi le vittime dell’ingiustizia umana, e quello che ho visto è sangue, orrore e violenza! Ho promesso a quegli animali e a me stesso che avrei lottato per loro in tutti i modi possibili. Non mi pento di nulla, e mai lo farò!
Potete prendervi la mia libertà, ma non mi sottometterò mai a voi.»
Walter Bond