fonte: stampa di regime, 17 ottobre 2011
E’ in corso su tutto il territorio nazionale una vasta operazione di Polizia e Carabinieri con perquisizioni e controlli negli ambienti degli anarco-insurrezionalisti e dell’estremismo piu’ radicale.
L’operazione, coordinata tra Polizia e Carabinieri, iniziata all’alba e ancora in corso, fa seguito ai gravi incidenti avvenuti a Roma nel corso della manifestazione degli indignati sabato scorso.
L’operazione di polizia, che coinvolge centinaia di uomini delle forze dell’ordine, sta interessando tutte le regioni italiane, dal Trentino alla Lombardia, dal Lazio alla Sicilia.
ARRESTATI RISCHIANO DA 3 A 15 ANNI – Rischiano da 3 a 15 anni di reclusione i 12 manifestanti arrestati sabato scorso a Roma, in flagranza di reato, durante la manifestazione degli indignati. La procura ha chiesto al gip la convalida delle misure, e la custodia in carcere dei 12, di età compresa tra 19 e 30 anni, per resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale. A decidere sulle richieste della procura sarà il gip Elvira Tamburelli. Tra domani e dopodomani ci saranno gli interrogatori di garanzia degli arrestati. Il procuratore aggiunto Pietro Saviotti ed i sostituti Marcello Monteleone e Francesco Minisci, accertata per tutti e 12 la resistenza a pubblico ufficiale, stanno ora valutando le singole posizioni al fine di stabilire se e a chi attribuire anche i reati di devastazione, incendio e lesioni.
La Procura di Roma ha contestato ai 12 arrestati anche l’aggravante di “avere operato col volto travisato e in gruppi di più di 5 persone con l’utilizzo di oggetti contundenti e materiali pirotecnici“: questo fa salire la pena massima a 15 anni.