# cenere
Il 13 ottobre, si è tenuta un’udienza riguardo alle misure preventive alle quali sono sottoposti Cristobal “Mono” Bravo e Gonzalo “Rusio” Zapata.
La difesa ha chiesto l’applicazione della libertà vigilata precedentemente garantita e poi revocata. Comunque, come sempre, ha ignorato i precedenti citati dalla difesa e ha semplicemente fatto eco alla decisione del tribunale che ha imprigionato i nostri compagni, che il giudice ha considerato “pericolosi per la società”. I due supposti testimoni del pestaggio dell’agente di polizia sono comparsi all’udienza. Da un lato, la loro presenza dimostra il livello di collaborazione raggiunto da alcuni soggetti che difendono e si identificano con le forze repressive. Dall’altro, mentre sappiamo dove è iniziato questo processo giudiziario, non sappiamo dove finiranno gli imprevedibili esiti di invenzione e fabbricazione di prove e testimonianze che caratterizzano i loschi individui a capo delle indagini, come l’ex procuratore Peña.
Entrambi i compagni rimangono in prigione, ma ora sono nella stessa prigione, vista l’approvazione durante l’udienza della richiesta di Zapata di essere trasferito nel braccio di massima sicurezza di una prigione ad altra sicurezza.
Rimaniamo costanti nel supportare i nostri compagni al momento dietro le sbarre, e auspichiamo la moltiplicazione di dimostrazioni di solidarietà e supporto per il loro immediato rilascio.
Nessun compagno è da solo!
Libertà per i prigionieri politici!