# cenere
Lunedì 25 luglio
Circa 40 anarchici mascherati e quasi tutti vestiti di nero hanno vandalizzato e creato disordini nell’area di Commonwealth Avenue dove si teneva lo State of Nation Address. Individualità anarchiche, senza leader e con idee e visioni chiare, erano in minoranza rispetto agli 8000 autoritari di sinistra che avevano reclutato la gente per sfilare per cibo o soldi visto che era stata concessa dallo stato una zona autorizzata per protestare, facendo le proprie richieste e per una rivoluzione in collaborazione con i media e le istituzioni statali che fottono le vite di milioni di persone nell’arcipelago. Esse si riflettono ogni giorno nella diffusione senza precedenti di povertà, distruzione ecologica, mancanza di case, disoccupazione, fame e altre condizioni miserabili per la maggior parte degli abitanti del paese che le sopporta.
Lo spiegamento di un gran numero di polizia e antisommossa con manganelli e scudi era abbastanza giusto per gli autoritari di sinistra che fanno le cose come sono sempre soliti farle. Ogni volta è l’ennesimo corteo che piagnucola pacifismo, persuadendo e influenzando le masse riguardo ad un’altra forma di governo in cui vivere, desiderando che ciò succeda un giorno. Ovviamente, non si sono potuti avvicinare alla Hall of Congress e al retro del Sandiganbayan (sede del Ombudsman), dove il presidente in carica (Benigno Aquino III) teneva fieramente il discorso sul suo anno di bugie e inganni. Le cosiddette tattiche rivoluzionaria della sinistra autoritaria sono ben note davanti agli schermi della tv che a loro vanno bene. Ognuna di esse è una forma autoritaria e dominante. Ci sono gruppi di politici di sinistra che costruiscono i loro nidi negli enti congressuali, facendo leggi e profitto alle spalle dei cittadini obbedienti.
Ore 12 PM : Inizia il corteo anarchico. Si reclamano le strade. Il normale flusso di traffico viene disturbato frequentemente. E’ stato un momento inaspettato per molte delle autorità presenti quel giorno. Quando esse hanno posto più attenzione sull’altro lato della strada – la zona autorizzata – per controllare i movimenti delle migliaia di dimostranti di sinistra anti-SONA tramite radio e sorveglianza a piedi, le autorità sono rimaste totalmente sconvolte e immobili vedendo gli anarchici muoversi da un’altra direzione, muovendosi in senso opposto al corteo della zona autorizzata, raggiungendo l’altro lato della strada. Dal punto di vista legale è decisamente fuorilegge dirigersi li. Alcuni compagni in bici al corteo hanno controllato il traffico affinché i partecipanti non fossero aggrediti dagli automobilisti impazienti.
Le autorità poliziesche non sapevano che fare. Stavano giusto fermi, confusi e sconvolti, sebbene fossero tanti. Hanno visto gli anarchici in movimento come se li guardassero in televisione, come la maggior parte della gente insensibile che guarda la tv e i telegiornali.
La cosa sbagliata è che è normale, consueto e accettato che le autorità uccidano le persone davanti ai nostri occhi. Per chi riesce a vedere queste atrocità, ciò lascia la gente in uno stato di paura e terrore. In un momento improvviso di quel giorno la polizia sembrava essere chiunque, ma nessuno in particolare. La polizia è fatta solo da repressori, uno strumento dello stato.
Urla e slogan di rabbia sono stati urlati dagli anarchici dissidenti “Aparato ng Estato Wasakin, Durugin, Gawing Pagkain” (Apparato statale, Attaccalo, Distruggilo, trasformalo in cibo). “Fanculo alla brutalità poliziesca, fanculo all’oppressione poliziesca” che ogni agente ha potuto sentire chiaramente. Lo striscione principale diceva “Walang pagbabago sa patuloy na reporma. Anarkistang rebolusyon ang solusyon. Wasakin ang hirarkiya. Depenshan ang kalikasan. Tapusing ang kahirapan.” (Non c’è cambiamento nella riforma continua. La rivoluzione anarchica è la soluzione. Distruggere la gerarchia. Difendere l’eoclogia. Fine alla povertà). E’ stato gridato. Senza megafoni, solo urla e percussioni e coraggioso ardore. Alcuni ragazzi di strada hanno partecipato al corteo, prendendoci gusto, stupiti nel vedere l’azione in mezzo al traffico seguita dietro dai manifestanti a piedi. La gente di passaggio e i residenti vicino Commonwealth area hanno iniziato a leggere con attenzione lo striscione, guardandolo da vicino. Volantini con dichiarazioni dettagliate (Tagalog) sono stati realizzati da anarchici (anti SONA) e distribuiti ai passanti. Sono sempre tattiche nuove e creative per gli anarchici che combattono il sistema di morte capitalista, a livello locale, contro ogni SONA,WTO, JPEPA, ASEAN, APEC e altri accordi capitalisti che rovinano il mondo e i suoi abitanti con distruzione e annichilimento. Al SONA di alcuni anni fa la bandiera nazionale è stata bruciata.
Adesso, bombe di vernice sono state lanciate contro i bus che recavano visibili avvisi pubblicitari. Le strade della zona autorizzata sono state colpite con vernice. La A cerchiata è comparsa su alcune parti delle strade. Muri e cartelli stradali sono stati coperti con graffiti e adesivi soprattutto diretti contro lo stato e l’oppressione capitalista. Alcuni venditori di noodles nella zona hanno reagito dicendo che l’azione era bellissima e divertente e sul momento hanno dato gratuitamente porzioni di noodles ad uno degli anarchici. Petardi sono stati usati dal gruppo fermo in protesta vicino la UCPB bank. Allo stesso tempo, gli anarchici erano già nella zona autorizzata dopo aver attraversato la strada protestando tra le migliaia di sinistroidi in corteo. Il vandalismo è continuato. Diversi media che venivano dal corteo di sinistra, partito AKBAYAN (opposizione) si sono fermati per un po’ e hanno ripreso lo striscione anarchico. Un dito medio di uno dei dimostranti mascherati è stato rivolto ai media che volevano riprenderlo da vicino. Volantini sono stati dati soprattutto ai giovani studenti che erano nel corteo di sinistra. Questi vengono soprattutto reclutati. Quando i giovani studenti hanno visto i dimostranti mascherati di fronte la banca, erano cosi curiosi e interessati da distaccarsi dal proprio corteo.
E’ la stata la guerra dei nostri cuori.
E’ stato spontaneo.
Nessun arresto.