# cenere
Durante lo sciopero generale di 48 ore del 28 e 29 Giugno, cortei e tentativi di bloccare il parlamento hanno avuto luogo contro il voto delle nuove misure saccheggiatrici. Come migliaia di prigionieri e prigioniere nei padiglioni d’esilio della democrazia greca abbiamo espresso in diversi modi solidarietà a questo movimento e tra di noi, visto che siamo oppressi e stiamo lottando per un mondo di libertà, uguaglianza e solidarietà. Al 1° braccio della prigione di Koridallos ci siamo ribellati, rifiutando di entrare nelle celle a mezzogiorno.
Il capitalismo è più che altro una guerra dei padroni contro la terra e gli esseri umani. Una dittatura che produce la guerra del tutti contro tutti. Terrore, povertà, false speranze, forzature.
In questo momento, le autorità politiche ed economiche peggiorano le condizioni dello sfruttamento con la pretesa della crisi economica. La lingua dell’economia nazionale ed internazionale è quella dei padroni. Noi, che viviamo i diversi volti della tirannia, siamo nemici dell’autorità politica. E’ tempo di fermare la macchina del profitto, è ora di smettere di lavorare per la macchina dell’autorità. Creando ovunque iniziative di resistenza e autorganizzazione, agendo direttamente contro l’autorità. Diventiamo la crisi del sistema.
Per riguadagnare terreno, rovesciare il possesso statale e capitalista, qui e ora. Le società possono vivere senza padroni, locali o stranieri, piccoli o grandi e ne hanno tutti i motivi per farlo. Rompendo tramite la lotta comune le separazione imposte dal dominio (come quelle nazionali, razziali o religiose). Abolendo i confini, demolendo tutte le mura, tutte le prigioni. Scacciando ogni polizia e i suoi scagnozzi nazionalisti.
LOTTA COMUNE CONTRO STATO E CAPITALE
Solidarietà con gli insorti nel Nord Africa e nel Medio Oriente.
Solidarietà con tutti gli insorti della terra.
Per il contrattacco di classe.
Per la rivoluzione sociale.
Per la libertà.