# cenere
26 Giugno
Attacco incendiario contro Ate Bank nella zona di Votakinos, Atene
Un meccanismo incendiario autoprodotto mediante bombole di gas da campeggio è stato piazzato da sconosciuti poco prima delle 3 di domenica all’entrata dell’edificio che ospita anche la filiale e gli uffici della Ate Bank, in Spyros Patsis street, nella zona di Votanikos. Dall’esplosione e dal fuoco divampato sono rimasti danneggiati il bancomat, l’interno dell’edificio della banca e un moto parcheggiata. In un angolo sono state trovate due bombole di gas da campeggio che sono esplose e una bottiglia di vetro.
Rivendicazione dell’attacco
“CHIEDERE QUALCOSA INTENSAMENTE E’ COME SUPPLICARE”
Senza dubbio in una stagione di crisi, un fenomeno inerente CON il capitalismo, sperimentiamo il collasso delle promesse sociali, promesse come lavoro duraturo, stile di vita sontuoso, ecc, che ognuno è stato addestrato a voler avere, e ognuno ha scelto di accettarle all’interno del compromesso. Esso inizialmente ha promosso l’allargamento del capitale, usando come barra di valore l’iperconsumismo, e i mezzi della materializzazione come prestiti e carte. Questo modello comunque, come qualsiasi altro modello capitalistico, è fallito. Ecco arrivare il periodo di crisi! Questo fallimento, iniziato negli USA con il caso dei “prestiti tossici”, ha condotto al collasso della Lehman Brothers, evidenziando il pericolo e il suggerimento dei meccanismi statali-capitalistici per fortificarsi al fine di proteggere la propria esistenza. Uno stato che è fondato direttamente sul debito e che continua così nella sua intera storia, contando solo gli ultimi 60 anni (1940-2000) della sua indipendenza monetaria, quattro deprezzamenti e una bancarotta, era certo che sarebbe stato influenzato dalla crisi economica mondiale. Con l’ingresso della Grecia nella UE e nell’euro (per il raggiungimento di irregolarità che non analizzeremo), si è facilitato il successivo indebitamento del paese, con i termini sperimentali (vedi CBS), prestiti che ora lo stato è chiamato a riscuotere, che a sua volte rimette sui suoi soggetti, aumentandoli e diminuendo le possibilità di negoziazione (memorandum a medio termine).
E’ ovvio che anche per i più ignoranti il controllo dello stato è passato nelle mani delle banche e dei loro soci, un fatto che sebbene ora sia diventato ovvio, attualmente è fortemente connesso con la nascita di questi meccanismi.
Comunque “adesso il re è nudo”, e l’unica cosa rimasta adesso a coprirlo è l’insieme dei meccanismi con la partecipazione di coloro di cui s’è parlato prima… Con l’incremento della polizia che è stato presentato dai media come una richiesta della popolazione, si è giustificata la creazione, il mantenimento e l’aumento dei poliziotti e in particolare delle speciali unità repressive. Allo stesso tempo la gang giuridica e i suoi metodi offrono i loro servizi “preziosi”. Non dimentichiamo i recenti incidenti riguardanti il colpo di stato giuridico che la “giustizia” ha voluto far passare alle spalle dei tre compagni accusati per la partecipazione a Lotta Rivoluzionaria con il tentativo di imprigionarli nuovamente, né con il tentativo di internazionalizzare la repressione con la convocazione di G. Nikolopoulos e Ch. Tsakalos, membri della O.R. CCF, da parte della procura di Bologna in Italia per il caso delle lettere esplosive.
Giù le mani dai nostri compagni!
Riconoscendo i nostri nemici e scegliendo di attaccarli adesso, abbiamo attaccato il 26 giugno la Ate Bank in Sp. Patsis street a Votanikos.
P.S. I nostri più caldi saluti al compagno Theofilos Mavropoulos che ora è nell’ospedale della prigione di Koridallos dopo uno scontro armato con i poliziotti a Pefki.
LIBERTA’ PER TUTTI I COMBATTENTI PRIGIONIERI
RIVOLUZIONE ORA E SEMPRE