# cenere
Nuovo attacco a Nottingham contro il gruppo assassino Group 4 / G4S. Nessun confine – Nessuna prigione – Nessuno stato.
La scorsa notte poco dopo le ore 23 una guardia di G4 è stata seguita da un pub locale fino a casa e prima che raggiungesse l’ingresso è stata picchiata. Dopo, sempre in quella notte, due veicoli G4S hanno subito la rottura dei finestrini e le marmitte sono state distrutte mediante schiuma espandibile.
Abbiamo realizzato questo attacco sapendo molto bene che ci potrebbero essere quelli che lo criticheranno perché ritenuto opera di teppisti a buon mercato. E sappiamo che ci potrebbero essere altri che dichiareranno che l’attacco di lavoratori singoli è inefficace ed è un povero obiettivo. A ciò rispondiamo che ogni giorno le guardie G4S giocano il ruolo nella violenza istituzionale a danno dei prigionieri in tutto il mondo, saltuariamente esce fuori una storia che questa o quella guardia ha mandato un prigioniero in ospedale o lo ha ucciso. Ma queste storie non sono l’eccezione, i pestaggi e la violenza sono lo stile di vita delle guardie G4S, è il loro ruolo in questa società malata. Riconosciamo le conseguenze sistematiche che riguardano la classe lavoratrice maschile e femminile quando cercano un lavoro che sia stabile, sicuro e ben pagato, noi vogliamo solo incoraggiarli a pensare che lavorare per G4S è lavorare da mercenari. Che scegliendo di lavorare per G4S si sceglie di essere dalla parte dei razzisti, del sistema patriarcale dove alla fine i benefici sono solo per l’élite della classe governante. La guardia che è stata attaccata la scorsa notte sa dove siamo, ha ricevuto una copia di questo messaggio, sperando che la passerà anche ai suoi colleghi.
I due veicoli sono stati attaccati, perché siamo pieni di rabbia per G4S e per ciò che fa, sappiamo che non è solo lo staff G4S ad essere responsabile, ma la gigante azienda che trae profitto dalla prigionia, tortura e omicidio dei nostri fratelli e sorelle.
Ricordiamo Jimmy Mubenga, un angolano ucciso dalla G4S.
Questa azione è in solidarietà con tutti quelli che resistono contro lo stato di cose, inclusi gli antifascisti al momento repressi a Nizhniy Novgorod, Russia.