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# cenere
Tensioni sociali persistono a Ouargla. Ancora una volta violenti scontri, questo mercoledì 8 giugno, giovani disoccupati si sono scontrati con la polizia antisommossa. “Gli scontri tra i due lati sono iniziati intorno alla mezzanotte di ieri. L’antisommossa è arrivata per sgomberare i disoccupati che per alcuni giorni hanno protestato fuori l’ufficio distrettuale e hanno deciso durante la notte di restare per strada” ha detto Tahar Belabas, portavoce del comitato nazionale per la difesa dei diritti dei disoccupati, raggiunto telefonicamente.
“I ragazzi del quartiere Utba Said hanno risposto in centinaia per supportare i giovani disoccupati che si stavano scontrando con la polizia” ha detto il nostro interlocutore. Ha detto che la locale stazione di polizia è stata bruciata durante gli scontri che sono durati fino alle cinque di mattina. Mercoledì, la situazione era ancora tesa in città. “Infatti, la rivolta del distretto può essere spiegata nel dettaglio. Oltre alla miseria nella quale vive la gente, ci sono state scene di alcuni tentativi di immolazione. Negli ultimi due mesi ci hanno provato quelli che sono ancora in prigione, c’è anche una caserma lì vicino”, dice un attivista per i diritti umani che ha risposto anonimamente. Il 24 maggio un giovane del comitato nazionale per i diritti umani ha tentato di darsi fuoco all’esterno dell’ufficio distrettuale. Ma la polizia glielo ha impedito.
A Hassi Messaoud, a 86 km sudest da Ouargla, giovani disoccupati hanno protestato da giorni prima di sospendere il loro sciopero della fame ma la protesta rimane. Nella città di Ouargla i tentati suicidi sono numerosi. Lo scorso marzo, un ventenne si è impiccato a Hassi Messaoud. Lì sono presenti le più grandi compagnie petrolifere, la città di Ouargla ha una popolazione estremamente povera. Negli ultimi giorni le proteste sono aumentate.