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# cenere
Noi colpiamo!
Oggi abbiamo sabotato una parte del nodo ferroviario a Ostkreuz, un nodo centrale di trasporto per il capitale tedesco: abbiamo divelto le inferriate delle porte e abbiamo dato fuoco ad un centinaio di segnali, cavi elettrici e di comunicazione. Abbiamo evitato danni alle persone.
La nostra azione è un segnale di stop. Siamo stufi! Berlino è la capitale di uno degli esportatori leader di armi, Berlino è la capitale dello stato più potente nell’Unione Europea. A Berlino, la “lenta soppressione” dell’uso di energia nucleare è stata decisa dopo un lungo periodo di maturazione […]
Chiunque ha responsabilità per ciò che succede. Tutti hanno la possibilità di dire: Stop! Non con noi. Abbiamo sferrato un colpo contro questa normalità dolorosa e omicida. Qualcosa deve cambiare. Alle fondamenta. La mobilità assicura il regolare svolgimento della perpetuazione di questa normalità. Interrompere ciò, anche se solo su scala modesta, è il nostro intento. Il tipo di mobilità non ha nulla a che fare con la libertà o la libertà di movimento. Essa non esiste per tutte le persone di questo pianeta. Ai profughi fuori dai confini dell’Unione Europea non è garantita. Dopo tutti i disastri noi ne abbiamo abbastanza. Sull’attuale lenta soppressione della tecnologia nucleare, non c’è nulla da negoziare. Abbiamo smesso di giocare.
Le immagini di Fukushima, gli ingegneri inermi, il coprire la fusione, lo sgombero forzato delle vittime delle radiazioni e l’impiego di lavoratori temporanei nelle rovine atomiche sono chiare. Questa tecnologia è fatta da quelli che non vogliono sacrificare il profitto delle compagnie energetiche. Subito.
Esperti, Commissioni etiche, Commissione della sicurezza nucleare – solo dei cambi di nome: abbandono del nucleare subito! Nessuno dovrebbe affidare la sua vita ai politici schiavi dell’economia. La tutela e il controllo delle persone è la catastrofe definitiva della storia umana. Nessun governo ci va bene. Sui binari della Deutsche Bahn vengono trasportate tecnologie e rifiuti nucleari. Entrambi garantiscono l’operato dei reattori. Entrambi sono garantiti dalle lobby nucleari e da altri interessi industriali.
Fin dalla nascita del movimento antinucleare, la regolamentazione nucleare è stata rafforzata con violenza, spesso contro la volontà della popolazione.
Anche se il prossimo Castor raggiungesse il suo obiettivo – non è più politicamente fattibile. Perché non ci può essere aiuto dai poliziotti. O dai militari. Questo condurrebbe ad un’insurrezione!
La ferrovia tedesca AG di proprietà statale trasporta armi tedesche ai porti e agli aeroporti dove poi sono inviate sui fronti di guerra di tutto il mondo. I sistemi di dominio sono protetti con queste armi in Egitto, Tunisia e Libia ed altrove. Per allontanare i flussi dei profughi, elicotteri, armi e tecnologie di sorveglianza sono state mandate recentemente in Libia. La Germania è uno dei leader nel trasporto d’armi nel mondo. La Germania trae grandi guadagni da questo business. Ed essa incoraggia la guerra, quando conviene ai suoi interessi. Per esempio nel caso delle risorse energetiche. Berlino è la capitale della militarista Germania. Queste relazioni sociali non possono essere tollerate. Esse vanno cambiate. Subito. Da tutti quelli che di noi si sono stufati. Senza rottura della normalità, senza allontanamento della classe dominante, non c’è una società pacifica. L’impotenza delle proteste è ovvia. Perché non interferire con il lavoro delle compagnie energetiche? Bloccare le strade d’accesso. Occupare i posti di lavoro. Colpire la normalità del lavoro, del consumo, della precarietà, del profitto e della rassegnazione! Il sabotaggio è una forma di sciopero. E’ una forma di rifiuto che manda fuori giro i giorni di merda. Dove delle cose non sono più attive come sempre, altre cose sono possibili. Se l’impiegato sta ancora aspettando noi…
Una società senza dominio è possibile!
Entriamo in sciopero e sabotiamo la distruttiva routine quotidiana!
Fermiamo i reattori nucleari – subito e per sempre!
Nel mondo!
Distruggiamo le compagnie energetiche e le industrie belliche, distruggiamo le armi e le loro vie di trasporto!
Frontiere aperte per tutti i profughi!