Dalla stampa di regime apprendiamo la notizia della morte in carcere di Luigi Fallico, indagato per “associazione sovversiva con finalità di terrorismo”… Quel che riportiamo è uno dei tanti articoli della stampa italiana. Come in tante altre occasioni, ribadiamo che ogni morte in carcere è un assassinio di Stato!
Culmine, 23 maggio 2011
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Infarto, morto in cella l’ex br Luigi Fallico
Lo hanno trovato gli agenti della polizia penitenziaria nel carcere di Mammagialla a Viterbo. Nelle scorse settimane aveva accusato forti dolori al petto. Esponente Ucc negli anni ’80, era ritenuto responsabile del fallito attentato nel 2006 contro la caserma della ‘Folgore’ a Livorno e di aver progettato un’azione terroristica per il G8 alla Maddalena, prima della decisione di spostarlo all’Aquila.
L’ex brigatista rosso Luigi Fallico è stato trovato morto nella sua cella nel carcere di Mammagialla a Viterbo. La scoperta è stata fatta questa mattina alle 9.30 dagli agenti di polizia penitenziaria. Il detenuto è morto per un infarto. Fallico, 59 anni, era attualmente sotto processo a Roma assieme a un gruppo di persone ritenute dalla procura eredi delle vecchie Brigate Rosse.
Il 19 maggio scorso, Fallico aveva preso parte all’udienza davanti alla prima corte d’assise di Roma visibilmente provato perché due giorni prima aveva accusato violentissimi dolori al petto che non gli erano mai passati. “Nell’infermeria del carcere di Viterbo gli hanno misurato soltanto la pressione – ha raccontato il suo difensore, l’avvocato Caterina Calia – aveva 110 di minima e 190 di massima. Dopo il controllo, Fallico è stato riportato in cella quando chiunque, davanti a quella situazione, avrebbe disposto il trasferimento urgente in ospedale“.
Fallico avrebbe dovuto sottoporsi domani a nuovi accertamenti. Sul banco degli imputati era finito con l’accusa di associazione sovversiva con finalità di terrorismo e banda armata assieme ad altre sette persone in relazione, soprattutto all’attentato fallito alla caserma Vannucci, sede della Brigata della Folgore di Livorno (25 settembre 2006) e al progetto, mai attuato, di un attentato da portare a segno alla Maddalena dove si sarebbe dovuto tenere il vertice del G8. Secondo la procura, Fallico, quale capo, promotore e organizzatore, avrebbe ricoperto un ruolo preminente dell’associazione. Accuse che la difesa ha sempre respinto con forza.