riceviamo e pubblichiamo:
Oggi, 15 aprile, Georges Cipriani è stato reincarcerato a tempo pieno nella prigione d’Ensisheim.
Nonostante il fatto che oggi Georges avrebbe dovuto vivere il suo primo giorno di libertà condizionale da 24 anni.
In effetti aveva ottenuto, il 24 marzo scorso, questa misura di liberazione condizionale, che doveva avere effetto alla fine dei suoi dodici mesi di semi-libertà. Ma la procura della repubblica ha immediatamente fatto appello contro questa decisione, sospendendo così la sua prevista uscita, nell’attesa dell’udienza che si terrà solamente il 28 aprile.
Noi siamo indignati da questo ritorno in prigione, che da un colpo molto duro a Georges Cipriani. Questa misura perversa destabilizza il suo progetto di vita dopo la prigione, lo separa di nuovo dai suoi cari e rende ancora più precaria la sua situazione di lavoratore.
Fino a dove lo stato si spingerà nel suo accanimento per distruggere i militanti di Action directe? Fino a quando, sei anni dopo la fine del loro periodo di sicurezza, saranno sottoposti a delle procedure arbitrarie che ritardano sempre la loro liberazione?
Noi sappiamo che i nostri compagni sono forti nella resistenza che hanno saputo opporre durante quasi un quarto di secolo all’impresa sistematica dell’annichilimento carcerale.
Noi denunciamo con la più grande determinazione l’iniquità delle misure che colpiscono oggi Georges Cipriani e, più che mai, noi gli assicuriamo la nostra totale solidarietà.
Il collettivo “Ne laissons pas faire !”
Parigi, il 15 aprile 2011