Oggi, lunedì 11 aprile, i compagni e le compagne sequestrati/e il 14 agosto, per la montatura “caso bombas” e prossimi all’8° mese di carcerazione preventiva, sono giunti al loro 50° giorno di sciopero della fame. Essi stessi hanno comunicato che le condizioni in cui si trovano i loro corpi sono sempre più difficili e che stanno peggiorando giorno dopo giorno, avendo già perso tra gli 11 ed i 13 chili a testa. Oltre la mancanza del cibo, bisogna considerare la reclusione, lo stress psicologico e il trattamento che ricevono da parte dei carcerieri.
Oggi, un gruppo di compagni e compagni hanno fatto sapere che non sono soli/e e che la lotta che conducono all’interno si estende anche fuori. In un’azione-propaganda sono saluti su un tabellone stradale a diversi metri d’altezza su una delle principali arterie della città, con degli striscioni sullo sciopero della fame e si sono incatenati, fino a che sono stati fatti scendere degli schifosi agenti repressori dello stato.
Per strada, un altro gruppo di compagni ha scandito slogan ed ha diffuso volantini sulla situazione dei compagni e delle compagne prigionieri/e. Com’era da attendersi, i cani da guardia del capitale li hanno repressi, sequestrando 16 persone, compresi quelli che erano saliti in alto con gli striscioni. Avranno la convalida del fermo domani, alle 16, per questo trascorreranno la nottata e la mattinata in commissariato. L’accusa è quella di gravi disordini.
La solidarietà è adesso, ora, in tutte le sue forme, spazi ed in tutte le lingue, perché la società-carcere attenta contro la vita di tutti noi.
LIBERTA’ IMMEDIATA E SENZA CONDIZIONUI PER I/LE COMPAGNI/E SEQUESTRATI/E PER L MONTATURA “CASO BOMBAS”
ABBASSO LE MURA DELLE PRIGIONI!