A centinaia di chilometri
“ad esser in guerra non sono le diverse maniere di gestire la società. Si tratta, irriducibili e non conciliabili, di idee sulla felicità ed i suoi mondi. Il potere lo sa, anche noi… ”
Comitato Invisibile
Tra un paio d’ore inizierà il processo contro i compagni greci, alcuni di essi con coraggio soggiogante si sono attribuiti la militanza al gruppo anarco-rivoluzionario Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Il loro impegno come militanti della libertà con azioni di radicalizzazione per una vita migliore, senza strutture, senza stereotipi né alcuna dominazione, sono l’unico cammino per la costruzione antisociale. E’ per tutti noi un bell’esempio di azione permanente per la rivolta rivoluzionaria. E’ qui ed ora in cui il dire ed il fare diventano tutt’uno. Lungi da concetti teorizzatori della Rivoluzione, sono le azioni concrete quelle che denotano la furia di noi che aneliamo a distruggere l’attuale stato delle cose. Oggi più che mai ci vediamo nel bisogno sincero di creare spazi, materiali e non, di auto-organizzazione per formare un domani una collettività di individualità coscienti. per questo bisogna germinare, seminare l’idea antiautoritaria in ogni angolo del mondo, col fine di una vita migliore, lontana dalla dominazione e da qualsiasi sfruttamento.
L’attuale società, costruita come un’associazione forzata di individui, non renderà mai possibili i nostri sogni di autonomia e di libertà. La realtà politico-sociale ed economica mondiale di questi ultimi anni dimostra che il criminale sistema modernista non si può più mantenere, e la propagazione dell’incontrollabile idea rivoluzionaria mette sotto scacco “il controllo e la pace sociale”. E’ per questo che lo Stato ed il Potere utilizzano come risposta il loro machiavellico strumento carcerario. In questi momenti di reclusione fisica, il mio spirito mi porta a gridare più forte che mai:
Che la solidarietà distrugga tutti i muri! Ad abbattere le mura carcerarie!! A sovvertire qualsiasi ordine morale, di valore e sociale, stabiliti ed imposti!!
Compagni greci: a centinaia di chilometri di distanza vorrei inviarvi un forte e fraterno abbraccio carico d’amore di rabbia ereditata.
Salve, compagni/e!!
Andrea Urzúa Cid – Prigioniera Politica Libertaria – Centro Penitenciario Femenino,
Sezione Speciale di Alta Sicurezza, Santiago, Cile. 15 gennaio 2011-