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HASTA QUE TODO SUCUMBA!!!
A cinco meses de que lxs lacayxs de lxs poderosxs comenzaran con el burdo espectáculo jurídico-policial llamado “caso bombas” aprovecho la ocasión para manifestar mi más profundo desprecio y asco para aquellxs que “viven” cimentando el orden. La sociedad, según algunxs, tendría que “despertar” del aletargamiento de la alienación, ella, la cómplice de las estructuras del capital, la que como buen esclavo construyó cada ladrillo de tantas oscuras celdas como en la que actualmente me encuentro. Lxs oprimidxs construyen sus propias cadenas y además esperan que algún ente superior las destruya. El único capaz de luchar por su propia emancipación es uno, nadie más que el individuo libremente asociado puede desarrollar la Liberación Total, por lo cual es importantísimo expandir el germen de la revuelta en todas sus formas. Buscar miradas cómplices, agudizar el conflicto, que lxs explotadxs se ubiquen en el lugar que les corresponde de la barricada… no se puede estar en el medio… te quemas.
Mis horas dentro de este centro de exterminio han estado acompañadas por la constante solidaridad de muchísimos compañerxs, unxs conocidxs, otrxs no tanto. Las imágenes, lxs recuerdos de haber compartido con las personas más dignas que conozco, a algunxs las garras de la prisión mantiene su cuerpo bajo llave, otrxs vuelan en busca de mejores aires.
Las estrategias para detener a lxs antiautoritarixs son inverosímiles. No me gusta hablar de montaje ni de criminalización ya que caería en el juego de la justicia, en la cual no creo, dejemos de asombrarnos por lo que el Estado es (y ha sido). Lo ocurrido el 14 de Agosto es una historia que perfectamente podría haber sido contada el siglo pasado, como una crónica de muerte anunciada. Llevo orgullosa en piel la vida de muchxs que se opusieron al capital y sus falsos críticos.
Y por último, a los patrones de “mis” carcelerxs que buscarán en cada letra alguna prueba para acrecentar mi compromiso delictual, no existe mente racional que trate de formar una Asociaciòn Ilícita Terrorista entre antiautoritarios y anarquistas, dentro de la “organización criminal” se encuentran seres que son hermanos de vida, compañerxs de ideas, algunxs que no conozco, otros que merecen mi más profundo respeto por su pasado político, nunca perteneceré a una estructura jerárquica llámese partido o familia, sus asquerosos valores son mi principal enemigo.
CONTRA TODAS LAS JAULAS
SEDICIÓN Y REVUELTA
SOLIDARIDAD CON LA HUELGA DE HAMBRE DE ALEJANDRO RODRÍGUEZ!!!
Mónica Caballero, Prisionera Política Anarkista.
Sección Especial de Alta Seguridad, Centro Penitenciario Femenino. Santiasko, $hile
Segunda Semana de Enero, 2011
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Cile – La compagna Mónica Caballero a 5 mesi dal suo sequestro
CHE SOCCOMBA TUTTO!!!!
A cinque mesi da che i servi dei potenti hanno dato il via al rozzo spettacolo giuridico-poliziesco denominato “caso bombas”, approfitto dell’occasione per manifestare il mio più profondo disprezzo e schifo verso coloro che “vivono” sostenendo l’ordine. La società, secondo alcuni, dovrebbe “destare” il contrasto all’alienazione. Essa è invece complice delle strutture del capitale, come uno schiavo docile ha fabbricato ogni singolo mattone delle tante celle oscure, come quella in cui adesso mi trovo. Gli oppressi costruiscono le loro stesse catene ed inoltre attendono che un qualche ente superiore le distrugga. L’unico capace di lottare per la propria emancipazione è uno solo, nient’altro che l’individuo liberamente associato che può fomentare la Liberazione Totale, per il quale è di grande importanza l’espansione del germe della rivolta in tutte le sue forme. Cercare sguardi complici, acuire il conflitto, che gli sfruttati si trovino sul giusto lato della barricata… non si può stare nel mezzo.. ti bruci.
Le mie ore all’interno di questo centro di sterminio sono state accompagnate dalla costante solidarietà di moltissimi compagni, alcuni noti, altri non tanto. Immagini, ricordi di condivisione con delle più degne persone che conosco. In alcuni casi le grinfie della prigione possono mantenere il proprio corpo chiuso a chiave, in altri i corpi volano in cerca di aria migliore.
Le strategie per fermare gli antiautoritari sono inverosimili. Non mi piace parlare di montature, né di criminalizzazione, perché così cadrei nel gioco della giustizia, nel quale non credo. Smettiamola di stupirci per ciò che è lo Stato (o è stato). Quanto avvenuto il 14 agosto è una storia che si sarebbe potuta raccontare il secolo scorso, come una cronaca di una morte annunciata. Sono totalmente orgogliosa della vita dei tanti che si sono opposti al capitale ed ai suoi falsi critici.
Ed infine, a padroni dei “miei” carcerieri che cercheranno in ogni parola una qualche prova per ampliare il mio profilo criminoso, non c’è una mente razionale che cerchi di formare una Associazione Illecita Terrorista tra antiautoritari ed anarchici. All’interno della “organizzazione criminale” ci sono esseri che sono miei fratelli di vita, compagni d’idee, ed altri che neppure conosco, altri ancora che meritano il mio più profondo rispetto per il loro passato politico, ma mai apparterrei ad una struttura gerarchica che si chiami partito o famiglia, i loro valoro schifosi sono il mio nemico principale.
CONTRO TUTTE LE GABBIE
SEDIZIONE E RIVOLTA
SOLIDARIETA’ CON LO SCIOPERO DELLA FAME DI ALEJANDRO RODRÍGUEZ!!!
Mónica Caballero, Prigioniera Politica Anarchica
Sección Especial de Alta Seguridad, Centro Penitenciario Femenino. Santiasko, Cile
Seconda settimana di gennaio, 2011