Culmine pubblica e traduce volentieri i comunicati relativi alle azioni dirette anarchiche effettuate nel pianeta. Ricordiamo, con piacere, che Severino Di Giovanni aveva una rubrica fissa di questo genere -proprio su Culmine– chiamata “Faccia a faccia col nemico“.
Per i tempi che cambiano, molte rivendicazioni vengono effettuate direttamente su Internet e nei paesi in cui non c’è un ferreo controllo delle connessioni in rete (come nell’Italia fascista) non ci sono grandi rischi da parte di chi invia i comunicati clandestini. Purtroppo, questo fenomeno accresce il rischio dei falsi comunicati o delle vere e proprie provocazioni. Negli ultimi tempi abbiamo avuto a che fare con esempi provenienti dal Cile e dal Messico.
Più recentemente c’è il caso di una brigada argentina che sta rivendicando delle azioni di un certo peso, si tratta quasi sempre di attentati, rapine, scontri a fuoco. Tutte azioni che potrebbero avere il plauso dei veri ribelli, a condizione di essere veritiere.
Noi di Culmine, alla luce degli ultimi avvenimenti, iniziamo ad avere dei dubbi ed avremmo bisogno di qualche conferma.
Ma facciamo un passo indietro, rileggendo alcuni comunicati di rivendicazione firmati da tale brigada leggiamo:
“nosotros somos mayoritariamente anarquistas” ovvero non sono tutti anarchici; “colaboramos con un grupo de camaradas clasistas que han decidido unir su destino al nuestro de verdaderos antisistema luchando contra la burocracia sindical” il che ci interessa ben poco, visto che non siamo classisti e che non lottiamo affatto contro la burocrazia sindacale.
In merito ad un attacco incendiario contro diversi autobus, all’interno di un conflitto sindacale, è stato scritto “ataques incendiarios contra buses que ningun explotador quede sin castigo ni ningun burocrata sin advertencia de que sus actos estan siendo vigilados por la masa proletaria obrera“… ma quale massa proletaria operaia? Neanche gli operaisti italioti degli anni ’70 si esprimevano in questa maniera!
Un altro comunicato, relativo alla sottrazione di armi presso una caserma, si concludeva con l’appello “armas para el pueblo“. Ancora, un linguaggio iper-populista!
Sull’attentato esplosivo di Cipolletti, che ha provocato la morte di un netturbino, la brigada in questione ha parlato della morte solo dopo esser stata sollecitata da parte delle Células Revolucionarias. Ecco il botta e risposta:
c.r.:”nos pareciera importante que se pronunciaran sobre los hechos recientes en la patagonia argentina, en donde murio una persona que creemos sinceramente no era el objetivo que se perseguia con dicha accion“.
brigada: “lamentablemente no fue asi el nucleo de la zona esta haciendo una autocritica por este hecho y va a planificar mejor futuros atentados.“
E giungiamo all’ultimo comunicato, quello relativo -tra gli altri- all’assalto al furgone portavalori in località San Nicolás. S’è trattato di un vero e proprio assalto militare, con potenti armi da fuoco (FAL, M-16 ed altro armamentario), da parte di un gruppo composto da oltre una decina di attaccanti, con almeno 3 auto rubate.
Una potenza di fuoco spropositata per mandare all’altro mondo un paio di sbirri, come vuole farsi intendere dal comunicato. In realtà, s’è trattato di uno dei tanti assalti armati a dei furgoni portavalori, finito male; anche perché il gruppo di fuoco pare si sia incentrato soprattutto a liquidare la scorta composta da due pattuglie più che a scassinare il mezzo blindato.
La stampa argentina non ha dato alcun peso alla rivendicazione della brigada e punta piuttosto all’ipotesi di una banda composta da poliziotti e criminalità comune; cosa piuttosto frequente in quel paese.
Di seguito due video che aiutano a capire la dinamica dell’assalto:
http://www.youtube.com/watch?v=rmGmdoRpwZI&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=KQtC1C3c3FM&feature=related
Nel comunicato per due volte si utilizza il termine “los camaradas se retiraron con orden“, linguaggio insolito per un gruppo d’azione anarchico.
Questi i nostri dubbi. Non ce la sentiamo di aggiungere altro. Restiamo sempre dalla parte di chi attacca il sistema, ma vogliamo capire con chi abbiamo a che fare. Le azioni non parlano da sole, due sbirri ammazzati da altri sbirri (veri o potenziali) non ci interessano. Della massa proletaria in armi non sappiamo che farcene!
dal nostro nulla
un saluto iconoclasta
Culmine
Me parece que estan juzgando a gente que no conocen y tocando de oido camaradas, deberian saber que ante cada accion de la Brigada Luciano Arruga y las Celulas Revolucionarias seudo anarquistas de Bs As a sueldo del Gobierno Argentino viven denostandolos en Indymedia y otros portales
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