Hola a todxs:
Esta semana tubo algo de alegrías gracias lxs valientes que lograron esa pequeña victoria sobre la prensa burguesa que nos condena por cada acción que podamos cometer, se me llena el corazón de alegría al ver como corrían esos periodistas, seres cobardes y mentirosos, y al ver como la calle por algunos momentos nos fue propia, donde se pudo demostrar la rabia que se siente al estar oprimidos durante la mayor parte de la vida, al ver toda esa gente atacando el capital logro saborear un poco de libertad, recupero una pizca de la vida que me fue arrebatada espero que por poco tiempo.
También escuche como la prensa burguesa al verse trastocada por la ira de cientos de combatientes, los clasifica a estos como cabrxs chicxs cobardes que nada saben del golpe de estado, que no estaban vivos para el 73, pero yo se que no se necesita haber estado vivo para sentir la represión heredada de este periodo de la historia de $hile y que cada vez que se pueda se debe demostrar el odio que se le tiene a la clase dominante y que por cada caído o secuestrado por el poder, muchos mas se levantaran alzando su grito de disconformidad, porque no tenemos miedo, porque estamos decididos, porque sabemos que tarde o temprano caerán y que mientras no caigan los seguiremos golpeando donde mas les duela y donde menos lo esperen, porque ya no tenemos nada que perder, no retrocederemos, los días de la burguesía están contados, porque cada vez que ellos crean que la cosa se calma, con mas fuerza los golpeara el puño de los oprimidos.
Por esto les doy las gracias a todxs esxs valientes que se encuentran luchando fuera de estos muros que me oprimen y que no puedo derribar, pero que no me roban la fuerza y que solo hacen que mi odio se acreciente. Fuerza a todos y todas los que luchan contra el poder, fuerza a lxs presxs políticos Mapuche que continúan el huelga, secuestradxs por luchar por lo que es suyo y que les arrebataron esos malditos señores que se creen mejores por ser pseudo europeos, esas pobres gentes que viven en sus millonarias haciendas, ellos los poderosos que son los verdaderos terroristas, que nos quieren mantener amedrentadxs por su fuerza publica que los resguarda y sus cárceles que nos secuestran, pero aun así siempre habrá combatientes para hacerles frente y quienes no compren sus mentiras dictadas por sus domesticadores periodistas, ni de su falsa alegría de mierda de bicentenario, me cago en el bicentenario, me cago en $hile. 200 años de opresión, de parte de los giles que querían cagarnos sin el rey, pero con esa mierda de falsa democracia que la mayoría se compra y creen que por eso son libres.
Por eso hago un llamado a demostrar el odio y la rabia en la conmemoración de estos 200 años de opresión, porque ¡no hay nada que celebrar!
¡Presxs Politicxs Mapuche y no Mapuche libres ahora!
Me despido desde el Modulo de Máxima Seguridad
Vinicio Aguilera Mery
Preso Punx y Anarquista
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Cile – Dal modulo di Massima Sicurezza parole del compagno Vinicio Aguilera
Salve a tutte e tutti,
questa settimana c’è stata un po’ di gioia grazie ai coraggiosi che hanno ottenuto quella piccola vittoria sulla stampa borghese che ci condanna per ogni azione che possiamo commettere (allusione all’attacco dell’11 settembre, a Santiago del Cile, contro la stampa – ndt). Mi si riempie il cuore di allegria nel vedere come correvano quei giornalisti, esseri codardi e menzogneri, e nel vedere come la strada per alcuni istanti non apparteneva più ad essi, in cui s’è potuta dimostrare la rabbia che si prova nell’esser oppressi per la gran parte della vita, nel vedere quella gente attaccare il capitale riuscendo ad assaporare un po’ di libertà, recuperando un attimo della vita che m’è stata sottratta, spero per poco tempo.
Ho anche ascoltato come la stampa borghese nel vedersi frastornata dall’ira di centinaia di combattenti li abbia qualificati come dei miseri piccoli codardi che non sanno nulla del colpo di Stato di Pinochet, che non erano ancora nati nel 1973, ma io so che non bisogna esser nati allora per provare la repressione ereditata in quel periodo della storia del Cile e che ogni volta sia possibile bisogna dimostrare l’odio che si prova verso la classe dominante e che, per ogni caduto o sequestrato dal potere, molti altri si solleveranno lanciando il grido di non accettazione, perché non abbiamo paura, perché siamo decisi, perché sappiamo che prima o poi cadranno e che fino a che ciò non avverrà noi continueremo a colpirli dove più gli fa male e dove meno se lo aspettano, perché non abbiamo più nulla da perdere, non retrocederemo, i giorni della borghesia sono contati, perché ogni volta che credono che le cose siano calme, con maggior forza li colpirà il pugno degli oppressi.
Per questo ringrazio tutti quei coraggiosi che lottano fuori da queste mura che mi opprimono e che non posso buttare giù, ma che non mi rubano la forza e che fanno solo che il mio odio aumenti. Forza a tutti e tutte quelli che lottano contro il potere, forza ai prigionieri politici Mapuche che continuano lo sciopero, sequestrati per lottare per quel che è proprio e che è stato sottratto da quei maledetti signori che si credono migliori per essere degli pseudo-europei, quella povera gente che vive nelle loro miliardarie fattorie, sono loro -i potenti- che sono i veri terroristi, che ci vogliono mantenere intimoriti dalla loro forza pubblica che li protegge e dalle loro carceri che ci sequestrano, ma anche così ci saranno sempre dei combattenti che li affronteranno e che non accetteranno le loro menzogne dettate dai giornalisti addomesticatori, né la falsa gioia di merda del bicentenario, me ne sbatto dei 200 anni cileni di oppressione da parte dei fottuti che volevano fregarci senza il re, ma con la merda della falsa democrazia che la maggioranza si compra e che per questo credono di esser liberi.
Per questo rivolgo un appello a dimostrare l’odio e la rabbia nella commemorazione di questi 200 anni d’oppressione, perché non c’è niente da celebrare!
Prigionieri Politici Mapuche e non Mapuche liberi ora!
Vi saluto dal Modulo de Máxima Seguridad
Vinicio Aguilera Mery
Prigioniero Punx e Anarchico