Queridas compañeras, amigas y demàs del voz en fuga, reciban desde la distancia un cariñoso abrazo extensivo a cada poblador que sintoniza
radio primero de mayo.
Cada sabado, como todos los dias escucho la rebelde sintonia de este dial liberandome de la dictadura comunicacional impuesta por los poderosos, mientras el reality minero se impone como un hecho normal y farandulero que aporta en esta falsa construccion nacionalista de chilenidad, ocultando la represion del estado: a las comunidades mapuche, los niños baleados por carabineros, la digna huelga de hambre de los presos politicos mapuche, los montajes juridicos-policiales construidos por inescrupulosos jueces sedientos de poder. La transformacion del ESTADO POLICIAL concertacionista en ESTADO TERRORISTA.
Dentro de las carceles nunca debe olvidarse los malos tratos, la tortura y la humillacion a los pobladores que se resisten a ser parte de la nacionalizada sobreexplotacion capitalista. Conceptos morales que reglamentan la sociedad y con su actuar el robo, que podriamos llamar distribucion moral de la riqueza que resuelve las necesidades de sus familias. La carcel fue construida para encerrar a la gente pobre, al pueblo. La gran mayoria son jovenes que ni siquiera han terminado la enseñanza media y su relacion con la carcel comenzo a temprana edad, al ser violentados por un sistema que no resolvera su vida.
En esta prision de Maxima Seguridad, el encierro es de 22 horas diarias, en una celda de 2 por 3 y las 2 horas de patio se distribuyen 1 en la mañana y 1 en la tadre, en patios segregados y vigilados por camaras. Quienes llegan a esta situacion de Maxima Seguridad en su mayoria son personas que llegan castigados desde otros penales. Según los estatutos de gendarmeria deben permanecer no mas de 7 meses aca, hecho que en la practica no se cumple. Tal situacion lleva a que muchos intenten suicidarse, 2 en esta semana. Se autoinfieren heridas por todo el cuerpo para terminar con el doble encierro: presos y aislados. Si sumamos, las constantes vigilancias por la mirrilla de la celda que controla aun mas la privacidad; y la Iluminacion forzada de 7 a 24 horas es un hecho que a toda persona altera su estado psicologico y de comportamiento.
La visita es otro elemento que la institucion del castigo instala para distanciar el cariño familiar; dejando al preso aun mas solo al darse un allanamiento vejatorio a las mujeres teniendo gendarmeria los medios tecnologicos para terminar con esta practica, a pesar del desarrollado sentido de la autoridad casi tan fuerte como el de propiedad que poseen los custodios. Algunos de quienes estamos tras las rejas no dejamos de reirnos y no permitiremos esa humillacion del verdugo. Pensamos y sentimos la libertad desde el interior y ni rejas ni palos nos negaran nuestros sueños de felicidad. Junto con saludar la solidaridad encontrada en estos muros de muchos pobladores que ni me conocian y han compartido sus historias de lucha sometida por la sobrevivencia. Quiero enviarles un fratenal abrazo a todos quienes me han hecho llegar su cariño y palabras de fuerza. Despacho del Reportero In situ Programa desde el ovalo.
FIN A LA LEY ANTITERRORISTA, VERDADERA ARMA DE LOS PODEROSOS CONTRA LOS QUE LUCHAN.
LIBERTAD A TODXS LOS PRESXS POLTICXS MAPUCHE Y CHILENOS.
NO MAS CARCEL PARA LOS POBRES.
Rodolfo Retamales. Preso social consciente de la persecusion politica del estado terrorista.
Septiembre 3, 2010.-
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Cile – Secondo comunicato di Rodolfo Retamales dal CAS
Care compagne, amiche ed altri dalla
voce in fuga,
invio dalla distanza un affettuoso abbraccio esteso ad ogni persona che si sintonizza su Radio Primero de Mayo.
Ogni sabato, come tutti i giorni, ascolto la sintonia ribelle di questa radio liberandomi dalla dittatura comunicativa imposta dai potenti, mentre il reality show sui minatori si impone come un fatto normale e da commedia in questa falsa costruzione nazionalista della cilenità, occultando la repressione dello Stato: contro le comunità mapuche. i bambini feriti dal fuoco dei carabineros, il degno sciopero della fame dei prigionieri politici mapuche, le montature giuridico-poliziesche costruite da giudici senza scrupoli ed assetati di potere. La trasformazione dello STATO DI POLIZIA della Concertación in STATO TERRORISTA.
All’interno delle carceri non bisogna mai dimenticarsi dei maltrattamenti, della tortura e delle umiliazioni contro la povera gente che resiste a far parte del nazionalizzato super-sfruttamento capitalista. I concetti morali che regolamentano la società sono il suo modo d’agire, ovvero la rapina che potremmo chiamare distribuzione morale della ricchezza che soddisfa i bisogni delle loro famiglie. Il carcere è stato costruito per rinchiudere la povera gente, il popolo. La gran parte dei reclusi è giovane, non ha nemmeno terminato le scuole dell’obbligo ed ha iniziato a relazionarsi con il carcere molto presto, violentata da un sistema che non risolverà i suoi problemi di vita.
In questo carcere di Massima Sicurezza, la reclusione è di 22 ore al giorno, in una cella di 2 metri per 3. Le due ore d’aria sono separate una la mattina ed una nel pomeriggio. I cortili sono separati tra loro e controllati da videocamere. Quelli che arrivano in questa situazione di Massima Sicurezza per la gran parte sono reclusi che sono stati puniti in altre prigioni. Secondo gli statuti dei carcerieri possono restare qui non più di 7 mesi, fatto che nella pratica non avviene. Tutto ciò porta alla condizione che in diversi cerchino di suicidarsi, solo 2 in questa settimana. Si provocano ferite su tutto il corpo per finirla con la duplice reclusione: prigionieri ed isolati. Se aggiungiamo la costante sorveglianza dagli spioncini delle celle che ti controllano anche nella tua privacy e l’illuminazione forzata da 7 a 24 ore al giorno, si tratta di situazioni che alterano qualsiasi persona a livello psicologico e comportamentale.
Il colloquio è un altro elemento che l’istituzione della punizione utilizza per distanziare l’affetto familiare, lasciando il prigioniero ancor più solo mentre le donne sono sottoposte ad una perquisizione vessatoria, considerando che i carcerieri hanno tutti i mezzi tecnologici per finirla con questa pratica, nonostante lo sviluppato senso dell’autorità così forte come quello di proprietà che hanno i secondini. Alcuni di noi che ci troviamo dietro le sbarre non smettono di ridere e non permetteranno questa umiliazione dell’aguzzino. Pensiamo e sentiamo la libertà dentro di noi; né le sbarre né i manganelli potranno proibirci i nostri sogni di felicità. Saluto la solidarietà che ho trovato tra queste mura da parte di molti reclusi che nemmeno mi conoscevano e che hanno condiviso le loro storie di lotta per la sopravvivenza. Voglio inviare un fraterno abbraccio a tutti quelli che mi hanno fatto pervenire affetto e parole di forza.
Despacho del Reportero In situ Programa desde el ovalo.
FINE DELLA LEGGE ANTITERRORISTA, VERA ARMA DEI POTENTI CONTRO QUELLI CHE LOTTANO.
LIBERTA’ PER TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI MAPUCHE E CILENI.
BASTA CARCERE PER I POVERI.
Rodolfo Retamales. Prigioniero sociale cosciente della persecuzione politica dello stato terrorista.
3 settembre 2010.-