tratto da: rionegro.com.ar, 13.07.10
Cipolletti (provincia di Río Negro )
– La vittima è un lavoratore municipale che raccoglieva
la spazzatura. L’esplosivo, di fabbricazione artigianale, era stato
collocato davanti alla Escuela de Policía. Un altro ordigno è
stato disattivato.
La città di Cipolletti è rimasta molto colpita dopo che
s’è venuto a sapere che un uomo è morto in seguito
all’esplosione di un ordigno collocato davanti alla sede della
Escuela de Cadetes de la Policía rionegrina. La vittima è
stata identificata in José Domingo Maciel, 65 anni.
La detonazione si sarebbe prodotta verso le 3 di notte, quando la
vittima -un netturbino- si è avvicinata ad un contenitore di
gas in cui era stato collocato l’esplosivo ed ha cercato di
manipolarlo senza sapere di cosa si trattasse. L’informazione è
stata confermata dal segretario di governo del comune, Alfredo
Muruaga.
Intanto, un altro ordigno esplosivo è stato disattivato -sempre a
Cipolletti- nei locali di Telefónica de Argentina.
Fonti di polizia hanno segnalato che il primo ordigno era costituito da una
bombola di gas da 10 chilogrammi, mentre quella che non è
esplosa consisteva in una bombola di 3 chilogrammi nascosta in uno
zaino. Inoltre, gli investigatori fanno sapere che gli ordigni sono
stati fabbricati in maniera quasi professionale, da individui che
avrebbero delle conoscenze nella manipolazione di questo tipo di
elementi.