fonte: Ai Ferri Corti, trad. Culmine
Tediati dalla triste reazione popolare di fronte all’estremo della non-vita in cui ci avvilisce il capitalismo, mentre la gran parte della gente è più preoccupata dei gol di Messi che della misera che li circonda. Indignati dalla pantomima assecondata dalla totalità dei sindacati che è stato lo “sciopero” del 8 giugno. Contagiati da un’insurrezione portata avanti dai ribelli greci, abbiamo deciso di agire con una nuova azione di Sabotaggio.
Il 17 giugno, di mattina, abbiamo incendiato un trattore da carico in una importante serie di costruzioni di case per la classe alta, nella zona sud-est di Santiago de Compostela, i danni sono stati rilevanti.
Parte dei lavori sono sovvenzionati dallo Stato spagnolo. Uno Stato in cui centinaia di migliaia di persone non possiedono una casa e centinaia di migliaia di case sono vuote, in cui ci sono 5 milioni di disoccupati e quasi 100.000 persone prigioniere sequestrate e sfruttate, la nostra scelta è la lotta, l’attacco agli interessi dei potenti, la diffusione di una guerra sociale che si sta librando e che non viene ritrasmessa dalle TV. Sappiamo che la crisi non è altro che una delle conseguenze del sistema capitalista, per questo vogliamo cambiare totalmente questo sistema, che è
l’autentica radice dell’attuale disuguaglianza sociale nel mondo.
Per tutto questo e per altre ragioni abbiamo agito e continueremo ad agire.
Per una insurrezione antiautoritaria contro i potenti ed i suoi falsi oppositori
COMANDOS ANTIAUTORITARIOS FRENTE AL ESTADO-CAPITAL