Santiago del Cile – Blocco stradale a Cordon Macul a quasi un anno dalla fuga del compagno Diego Rios

Comunicato inviato a Liberación Total, trad. Culmine

Comunicato:

A quasi un anno dalla fuga del compagno/fratello Diego Rios, del
suo burlarsi della polizia e della sua azione insorgente.
Rivendichiamo la sua azione in strada, sulla barricata, lo
rivendichiamo con il fuoco, accendendo la fiamma della rivolta.

Nei primi della settimana il ministro degli Interni, Rodrigo Hinzpeter,
ha criticato sulla stampa borghese gli incaricati del “caso
bombas
” per la lentezza delle indagini che dal 2006 non
hanno trovato “responsabili” per gli oltre 100 attacchi
esplosivi verificatisi nel territorio denominato Cile. E’ per questo
che il procuratore nazionale, Sabas Chaguan, in risposta alle
pressioni del governo fascista di Piñera ha rimosso
dall’incarico di investigatore del “caso bombas” Xavier
Armendaris per un altro pagliaccio già conosciuto in questo
circo, il denominato “zar antidogra” Alejandro Peña,
noto per le sue stravaganti e cinematografiche operazioni
giudiziarie, arresti e smantellamenti di bande dedite al
narcotraffico.

Oggi, giovedì 17, abbiamo eretto delle barricate e lanciato molotov
contro le forze speciali dei Carabineros. Sapevamo che in quel
momento il procuratore Peña si stava incontrando con il
ministro degli Interni, con 4 noti magistrati e le forze di polizia
per tracciare una nuova linea investigativa e per chiedere nuovi
strumenti come: rendere “legale” l’infiltrazione di agenti
all’interno di gruppi antiautoritari. E’ anche per questo che siamo
scesi in strada, per dargli un benvenuto al procuratore Peña,
per dirgli che non abbiamo paura delle sue minacce, che non abbiamo
claudicato e che non lo faremo. Abbiamo la fantasia a nostra
disposizione per creare molteplici forme di lotta, distruttive e
combattive. Siamo fermi nelle nostre convinzioni e con esse faccia a
faccia mostriamo i denti al nemico.

Per la distruzione totale della società carceraria.
Per la libertà di Camenisch, Bonanno, Dimitrakis, Da Silva e tutti i prigionieri del mondo.
Saluti ai compagni/fratelli del Messico, Grecia, Argentina, Italia e di ogni luogo in cui s’espande la rivolta.

Ai Ferri Corti con l’esistente i suoi difensori e i suoi falsi critici”

Kordon Makul Activo, Kombativo y en la Kalle!!!

p.s.:
“Da oggi temuti e mai umiliati”. Compagni rivolgiamo un appello a
propagare la rivolta in tutti i luoghi ed ambiti della vita. Agendo
senza paura e con astuzia dinanzi alle nuove logiche repressive che
oggi illuminano le politiche del fascista presidente Piñera.

p.p.s:
State attenti signori carcerieri, ricordate che la gran parte di voi
vive in periferia, nei quartieri poveri, così come la gran
parte delle famiglie dei detenuti che voi pestate, rinchiudete in
celle d’isolamento e lasciate morire nei corridoi delle carceri. Stai
attento carceriere che una pallottola vendicatrice potrebbe colpirti
in testa, liberandoti del peso di tutto il sangue sparso in carcere.

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