(es-it) Declaración de lxs miembrxs encarcelados de CCF en solidaridad con Marco Camenisch y Zerman Elias


recibimos y publicamos

Respondemos, por nuestra parte, al llamamiento del Grupo de Presos Políticos de Lucha Callejera (Gonzalo Zapata, Cristobal Franke, Zerman Elias) por solidaridad internacional con Zerman Elias, que fue detenido por tres secretas el 22 de septiembre en Chile después de lanzar un molotov contra el carro lanzagua policial durante la marcha estudiantil.
El Poder insultó al Zerman con fuertes comentarios racistas para, en todo un clima de xenofobia, trasmitir el mensaje que los inmigrantes tienen que quedarse tranquilos, porque si no, serán encarcelados y extraditados.
Además, cuando los policías le interrogaban y pedían que colaborase con ellos, el compañero se ha negado decirles siquiera su propio nombre.

Queremos también mandar un señal de fuego y solidaridad al eco-anarquista Marco Camenisch, encarcelado en la prisión de Lenzburg. Marco lleva 20 años encerrado por sus acciones eco-anarquistas y sus actividades en general. Según lo esperado el 8 de febrero se realizará una prefabricada vista judicial relacionada con su liberación bajo condiciones y está casi seguro que esta petición será rechazada por los secuaces de la “justicia” suiza.
A estos compañeros y a todos los que combaten contra cada tipo del poder y su civilización dedicamos siguientes palabras.

Porque la solidaridad entre anarquistas no son sólo palabras…”

Hace bastante tiempo ya, una extraña debate se ha abierto. Diferentes idiomas y personas desconocidas charlan, comparten, plantean…Charlan sobre sus experiencias y los momentos de ilegalidad que vivieron en contra del Estado y su sociedad, comparten la soledad de sus celdas alterada por los días de negación e insumisión frente a los ordenes y porras de carceleros, plantean nuevas rebeldías en lugar de aquellas que quedaron interrumpidas por su arresto, siguen siendo unos anarquistas de acción siempre en el combate.

Por esto construimos la Internacional Negra de prisioneros anarquistas. La Internacional Negra no es una unión que deroga la diversidad y individualidad de cada compañero encarcelado. Al contrario: queremos que habrá una cohesión de recorrido que crea puentes de comunicación entre nosotros. Cada carta, cada texto, cada publicación que llega a nuestros manos y cada ataque solidario que llega a nuestros corazones son una pequeña “llave maestra” que abre, sea por un momento, los encerrados días y noches que pasamos aquí dentro. Esto nos da fuerza para escribir sobre las cosas que queremos vivir, escribir sobre las cosas que no nos arrepentimos de haber vivido.

Queremos que la palabra “anarquía” se escuche en todos los idiomas hablados y golpee, tras miles de manos y de miles de maneras, contra cada momento del Poder. Con textos, molotov, explosiones, balas, atracos, secuestros, fugas…

Que serán, por tanto, estas palabras una pequeña promesa a nuestros hermanos y hermanas encarceladas, hasta los confines de la Tierra. En el anarco calendario de las probabilidades, en algún lugar lejos de los ojos de policías y sus chivatos, está marcado un día secreto en que los nombres tendrán enfrente las caras de compañeros y las manos encontrarán el calor de un otro mano extendido en un saludo cordial. En estos, sea cercanos o lejanos, encuentros, estaremos puntuales y guardaremos bien cuidados dos asientos para vosotros, hermanos Marco y Zerman…
Amigos entre amigos, compañeros entre compañeros, conspiradores entre conspiradores, para siempre anarquistas en combate…

Porque los lobos no se domestican nunca…

Los encarcelados miembros de O.R. Conspiración de Células del Fuego/FAI

6/02/2012

SOLIDARIDAD con lo compañeros Marco Camenisch y Zerman Elias

VIVA LA F.A.I./F.R.I.

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Dichiarazione dei membri incarcerati della CCF in solidarietà con Marco Camenisch e Zerman Elias

trad. parolearmate.noblogs.org

Rispondiamo, da parte nostra, all’appello del Grupo de Presos Políticos de Lucha Callejera (Gonzalo Zapata, Cristobal Franke, Zerman Elias) in solidarietà internazionale con Zerman Elias, che è stato arrestato da tre agenti in borghese il 22 settembre in Cile dopo aver lanciato una molotov ad un veicolo-idrante della polizia durante un corteo studentesco.

Il Potere ha insultato Zerman con commenti profondamente razzisti al fine di mandare un messaggio, in un clima di totale xenofobia, agli immigrati, ovvero che devono starsene calmi. Altrimenti saranno imprigionati ed espulsi.

Inoltre, quando la polizia l’ha interrogato e richiesto la sua collaborazione, il nostro compagno ha rifiutato anche di dire il suo nome.

Vogliamo anche mandare un segnale di fuoco e solidarietà all’eco-anarchico Marco Camenisch, che è rinchiuso nella prigione di Lenzburg. Marco è rimasto dietro le sbarre per 20 anni per le sue azioni eco-anarchiche ed attività in generale. L’8 febbraio, è prevista un’udienza prefabbricata per quanto riguarda la sua libertà condizionata, ma è quasi certo che la richiesta sarà rifiutata dai seguaci della “giustizia” svizzera.

A questi compagni e a tutti coloro che combattono contro ogni tipo di potere e la sua civilizzazione dedichiamo le seguenti parole:

“Perché la solidarietà tra anarchici non è soltanto una parola…”

Da un po’ di tempo, è cominciato uno strano dibattito. Differenti lingue e persone sconosciute chiacchierano, condividono, pianificano… chiacchierano delle loro esperienze e momenti di illegalità che hanno vissuto contro lo Stato e la sua società, condividono la solitudine delle loro celle, alterate da giorni di negazione ed opposizione in faccia agli ordini ed ai manganelli delle guardie carcerarie. Pianificano nuove ribellioni per prendere il posto di quelli che sono stati interrotti dai loro arresti, e continuano ad essere anarchici d’azione, sempre in combattimento.

Noi dunque stiamo costruendo l’Internazionale Nera dei prigionieri anarchici. L’Internazionale Nera non è un’unione che annulla la diversità e l’individualità di ciascun compagno imprigionato. Al contrario: noi vogliamo che sia una traiettoria coesiva che crei ponti di comunicazione tra di noi. Ogni lettera, ogni testo, ogni pubblicazione che arriva nelle nostre mani ed ogni attacco solidale che arriva ai nostri cuori sono una piccola “chiave maestra” che apre, sia pure per un momento, i giorni e le notti rinchiusi che passiamo qui dentro. Questo ci dà forza per scrivere di ciò che vogliamo vivere, scrivere di ciò che non ci pentiamo di aver vissuto.

Vogliamo che la parola “anarchia” venga sentita in tutte le lingue parlate e colpisca, attraverso migliaia di mani e in migliaia di modi, contro ogni momento del Potere. Con testi, molotov, esplosioni, proiettili, rapine, sequestri e fughe.

Che queste parole siano, dunque, una piccola promessa ai nostri fratelli e sorelle imprigionati nei più lontani angoli della terra. Nell’anarco-calendario delle possibilità, in qualche posto lontano dagli occhi dei poliziotti e delle loro spie, un giorno segreto è segnato. Quel giorno, i nomi dei compagni saranno associati alle loro facce, e le mani troveranno il calore di altre mani allungate in un saluto amichevole. In questi incontri, che siano vicini o lontani, noi saremo puntuali e ci assicureremo di riservare due posti per voi, fratelli Marco e Zerman.

Amici tra amici, compagni tra compagni, cospiratori tra cospiratori, per sempre anarchici in combattimento.

Perché i lupi non si addomesticano mai…

I compagni incarcerati membri della O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco/FAI

6/02/2012

SOLIDARIETÀ coi compagni Marco Camenisch e Zerman Elias

VIVA LA F.A.I./F.R.I.

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