Berlino – Rivendicazione da Il tuono dell’Eyjafjallajökull

Kurz. Schluss (Breve.Fine, mentre Kurzschluss senza il punto significa cortocircuito)

traduzione dal tedesco: marco camenisch, galera Lenzburg, CH, 10.11.2011, la presente azione/rivendicazione risale al maggio 2011

fonte: http://linksunten.indymedia.org/node/40279

Scioperiamo!

Ecco perché oggi abbiamo sabotato una parte dell’infrastruttura ferroviaria presso l’Ostkreuz (crocevia est) della capitale tedesca: di un ponte cavi abbiamo tranciato le griglie di protezione in basso delle porte e messo fuoco per cortocircuitare circa cento cavi della segnaletica, telecomunicazione ed elettrici. Abbiamo escluso al meglio il pericolo per le persone. I sistemi di sicurezza rilevanti per l’esercizio delle Ferrovie Tedesche sono posate ripetutamente.

La nostra azione è un segnale d’arresto. Ne abbiamo piene le scatole!

Berlino è la capitale di uno dei massimi esportatori d’armi. Berlino è la capitale del più potente paese dell’EU. A Berlino si decise una “uscita” dallo sfruttamento dell’energia atomica con lunghi tempi di dilazione prima della fermata delle centrali per, adesso, di nuovo entrare in una pseudo-uscita “prima possibile”.

Noi tutti/e siamo responsabili per quel che succede. Tutte/i abbiamo la possibilità di dire: stop! Non con noi. Noi scioperiamo contro questa normalità straziante ed assassina. Qualcosa deve cambiare. Radicalmente.

La mobilità garantisce che il mantenimento appunto di questa normalità fili liscio. Interromperla, anche se solo modestamente, era la nostra intenzione. Questo tipo di mobilità non ha nulla a che vedere con la libertà o la libertà di muoversi.

La libertà di muoversi non esiste per tutta la gente di questa terra. Per i rifugiati è consentita solo fino ai confini esterni dell’EU.

Dopo tutte queste catastrofi, ne abbiamo le scatole piene. Sull’uscita immediata della tecnologia nucleare non c’è più nulla da trattare. Non ci stiamo più al gioco.

Le immagini di Fukushima, gli ingegneri impotenti, la fusione nucleare tenuta segreta, lo sfollamento coatto delle vittime delle radiazioni ed i lavoratori a noleggio che non sono più disposti/e a sacrificarsi per gli interessi di profitto delle imprese dell’energia. Subito.

Consiglio di esperti, commissione etica, commissione per la sicurezza dei reattori – tutte balle: uscita dal nucleare subito! Nessuno deve affidare la propria vita ai politicanti servi dell’economia. Il controllo ed il dominio delle persone è il vero incidente nella storia dell’umanità. Non esiste governo che ci può andare bene neanche un po’. Sulle rotaie delle Ferrovie Tedesche si trasportano la tecnica nucleare ed i rifiuti atomici. Ambedue garantiscono la continuazione del funzionamento dei reattori. Ambedue garantiscono alti profitti alla lobby dell’atomo ed all’industria.

Dall’inizio del movimento antinucleare, la politica nucleare è stata affermata con ogni violenza, molte volte contro la volontà popolare.

Anche se il prossimo Castor dovrebbe arrivare a destinazione – politicamente non è più gestibile. Non ci sono sbirri che tengono. Nemmeno militari. Porterà all’insurrezione!

Con la Deutsche Bahn AG, ditta pubblica, si trasportano dei sistema d’arma tedeschi fino a porti ed aeroporti da dove vanno nelle guerre in tutto il mondo. Rapporti di dominio in Egitto, Tunisia, Libia, ecc. sono stati protetti con queste armi. Anche per il contrasto dei fiumi di fuggitivi fino a poco tempo fa. Per es. alla Libia furono forniti elicotteri, armi e tecnica di sorveglianza. La Germania è uno dei primi esportatori d’armi del mondo. La Germania guadagna bene con quest’affare. E fa guerra nel caso che si tratta dei propri interessi. Per esempio le risorse d’energia. Berlino è la capitale della Germania che fa la guerra.

Le condizioni sociali sono insopportabili. Devono essere cambiate. Subito. Da parte di tutti quelli che ne hanno le scatole piene. Senza fastidi alla normalità, senza destituzione della classe dominante non c’è scelta pacifica. L’impotenza di molti manifestanti è evidente. Perché non disturbare il lavoro delle imprese dell’energia? Bloccare le vie d’accesso. Occupare i posti di lavoro. Scioperare contro la normalità del lavorare, consumare, dell’inchinarsi, profittare, rassegnarsi! Il sabotaggio è una forma di sciopero. E’ una forma di rifiuto, che fa perdere il ritmo di marcia a questo merdoso quotidiano. Dove non funziona più come d’abitudine, diventa possibile come un’alternativa. Che ci aspettino pure, i datori di lavoro…

Una società senza dominio è possibile!

Noi entriamo in sciopero e sabotiamo il tran tran distruttivo!

Spegnere i reattori atomici – subito e per sempre! In tutto il mondo!

Smantellare le imprese energetiche e le fabbriche d’armi, distruggere le armi e le loro vie di trasporto!

Confini aperti per tutti i fuggitivi!

Firma: Il tuono dell’Eyjafjallajökull

Un anno fa, il vulcano islandese scioperò contro la vita economica d’Europa. Dopo un iniziale tuonare, il vulcano fino al 22.5.2010 sputò tanta di quella cenere che tutto il traffico aereo si fermò per sette giorni – lucky strike!

Il tuono dell’Eyjafjallajökull

Questa voce è stata pubblicata in azioni dirette e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.